8 marzo, le parole di Dalila Speziga in Consiglio comunale

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Prima dell'assemblea civica, di fronte al municipio si è svolto un flash mob dedicato alla Giornata internazionale delle donne. Ecco il testo letto dalla scrittrice turritana.

Data:

09 marzo 2021

Ci hanno sempre abituate a ricevere una mimosa, per celebrare l’8 marzo. Ma se lasciassimo parlare un fiore, se gli chiedessimo di parlare di noi, di cosa vedono e sentono i suoi petali, questo è quello che direbbe:

“Loro ci colgono con la grazia e la dolcezza di una mano bambina, ci innaffiano e ci curano con l’amore e la pazienza di una mamma o una nonna, ci ammirano e ci fanno sentire importanti perché doniamo loro i colori per sorridere, per andare avanti. Indossano il nostro profumo, si fanno chiamare con i nostri nomi, ci disegnano.

Già… ci disegnano. Si parte da un cerchio e la matita inizia la sua danza senza limiti. Linee immaginarie che ripetono per decine di volte lo stesso viaggio, vortice che a mo’ di montagne russe affrontano con ogni ostacolo, senza mai arrendersi.

Loro sono treni in corsa, sono il vento che soffia via denti di leone e polline per disperderlo su altri fiori come potere di condivisione. Hanno lo scettro della bellezza, quella interiore perché capaci di creare l’impossibile con la forza del pensiero, della parola e dei fatti. Quella esteriore perché sono a nostra immagine e somiglianza. Sono anime pure, fenici che si rigenerano in continuazione più forti di prima.

Sono loro che hanno coniato il termine RIVOLUZIONE, fin dai tempi antichi. Sono state accusate di stregoneria per il loro dono di curare e dare la vita, degradate perché considerate sesso debole, alienate dalla società del progresso, escluse da alcuni campi lavorativi, dal diritto di voto, umiliate nel diritto all’autodeterminazione, di essere come tutti. Lotte continue per ottenere il loro posto nel mondo, senza se e senza ma, il diritto di avere tutto in egual modo, di sentirsi persone umane nel senso più totale.

Oggi e sempre loro hanno conquistato ogni vertice e continuano a farlo. Non temono il confronto, il pregiudizio, non permettono a nessuno di calpestarle, anche se come capita ad ogni fiore, qualcuno ci tenta, per distrazione, per infamia, per invidia. Il vero male.

Noi le guardiamo e quel cerchio continua ad espandersi e a fluttuare come barche a vela sul mare in tempesta, non hanno paura di niente loro.

Si avvicinano fiere e a testa alta verso un altro cerchio che senza loro non potrebbe esistere, il cerchio degli uomini. Una danza completa fino all’incontro finale, l’unione di entrambi che con approvazione, riconoscenza, condivisione e soprattutto amore, forma un grande infinito, quello che si dovrebbe celebrare ogni giorno: un urlo di pace, senza più discriminazione.”

Lasciamo crescere questi fiori, non strappiamoli.

Ogni petalo è un nostro diritto.

Ogni petalo è una parte di NOI.

Ed io, che di una rosa porto il nome, oggi a nome di tutte noi dico: SIAMO FIERE DI ESSERE DONNE.

8 marzo, le parole di Dalila Speziga in Consiglio comunale
8 marzo, le parole di Dalila Speziga in Consiglio comunale

Ultimo aggiornamento: 24/04/2024, 11:12