Questa mattina in piazza eroi dell’Onda si è tenuta la cerimonia per l’81° anniversario dell'affondamento dell'Onda, il peschereccio colpito nel 1943 dalle cannonate di un sommergibile inglese al largo dell'Asinara dopo essere salpato da Porto Torres con il compito di rifornire di pescato la città e il territorio in tempo di guerra.
Dei 9 “eroi semplici” a bordo si salvarono soltanto in due gettandosi a mare. Eppure, qualche giorno prima, avevano segnalato la presenza di un sottomarino nemico nelle acque del Golfo. Il racconto dell'avvistamento non venne ritenuto attendibile e l’equipaggio fu costretto comunque a prendere il largo andando incontro a un tragico destino. L’amministrazione comunale, anche quest’anno, ha ricordato quel triste giorno con una cerimonia a cui hanno preso parte le autorità civili, militari e religiose del territorio, le Associazioni combattentistiche e d’arma, le Associazioni Civili locali e le famiglie dei Caduti.
Dopo il raduno presso la Piazza Eroi dell’Onda (nota anche come Piazza della Renaredda) la vicesindaca Simona Fois ha deposto una corona d’alloro ai piedi della palina segnaletica che riporta i nomi delle vittime. Dopo il momento di raccoglimento sulle note del “Silenzio” il consigliere comunale Gavino Ruiu, pronipote di Ciro Valente, uno dei marinai deceduti nell’affondamento, ha letto il suo discorso nel quale ha sottolineato il grande senso di comunità che le 9 vittime mostrarono quel tragico giorno così come facevano, ogni giorno, prendendo il largo con coraggio. Erano infatti lavoratori al servizio della collettività morti a causa di una guerra ingiusta come lo sono tutte le guerre.
I nove marinai dell’“Onda” erano: Emilio Acciaro (marinaio), Paolo Bancalà (marinaio), Salvatore Fois (marinaio), Giuseppe Sandolo (comandante), Antonio Striano (pratico di bordo), Ciro Valente (marinaio), Michele Zeno (capo pesca), Antonio Gavino Sanna (fuochista) e Giovanni Esposito (fuochista).