«I cittadini non dovranno pagare la seconda rata della Tasi. Abbiamo, inoltre, ridotto e contenuto le tariffe della Tari rispetto ai vertiginosi aumenti che sono stati disposti dal governo nazionale. E’ un grande risultato ottenuto attraverso una gestione oculata delle risorse e alla volontà da parte dell’amministrazione comunale di venire incontro alle difficoltà della nostra comunità». Sono le dichiarazioni del sindaco Beniamino Scarpa dopo l’approvazione dei provvedimenti sulle tariffe Tasi e Tari da parte della maggioranza in Consiglio comunale.
Il Presidente della Commissione Bilancio, Pietro Madeddu, spiega i termini della manovra. «Sinceramente non è comprensibile la posizione assunta da alcuni consiglieri di minoranza durante il Consiglio. Nonostante i numerosi tagli dei trasferimenti di Governo e Regione, infatti, siamo riusciti a varare un provvedimento che va nella direzione di ridurre il peso fiscale dovuto dall’introduzione della tassazione Tasi e Tari da parte del governo nazionale. La seconda rata della Tasi non dovrà essere pagata e la Tari, rispetto agli aumenti decisi dal governo che sono superiori fino a tre volte se comparati con la Tarsu, sarà drasticamente ridotta o estremamente contenuta se confrontata con la stessa Tarsu del 2013». «Gli emendamenti presentati in Consiglio – prosegue Madeddu – erano tecnicamente inammissibili. Anzi, avrebbero prodotto l’effetto contrario rispetto a ciò che si proponevano di fare, ritardando i pagamenti dovuti proprio alle persone disagiate». I risparmi sono assicurati per diverse categorie di utenti: «Le attività artigianali, ad esempio, avranno una riduzione del 65 percento. I supermercati e le macellerie – spiega il Presidente della Commissione – pagheranno, rispetto al 2013, il 39% in meno. Riduzioni anche per attività di ortofrutta e pescherie (-9%), supermercati e ipermercati (-35%) e distributori di carburante (-30%). I nuclei familiari da uno a tre persone pagheranno dal 7 al 24% in meno, le famiglie numerose avranno aumenti, ma molto contenuti rispetto a quelli disposti dalla circolare nazionale. Tutto ciò in un contesto in cui l’incremento in tutta Italia delle tariffe è addirittura tre volte superiore se riferito allo scorso anno». «Il Comune di Porto Torres, fra i comuni simili e maggiori, registra una delle più basse tariffe del Paese. Altri comuni, anche in Sardegna – ricorda Madeddu – hanno aumentato l’imposta addirittura fino al 350%». La considerazione finale del presidente della Commissione: «La struttura, il sindaco, la giunta e la maggioranza del Consiglio comunale hanno fatto un grande lavoro. I cittadini sapranno individuare chi dice la verità e chi racconta menzogne, spargendo disinformazione. Siamo soddisfatti di aver prodotto atti concreti che vanno a favore della nostra comunità».