Si è tenuta questa mattina l’assemblea del Consiglio comunale convocata per valutare assieme ai vertici di Eni e Novamont lo stato di avanzamento dei progetti di bonifica e della “chimica verde” nel sito produttivo di Porto Torres. La riunione ha permesso ai consiglieri comunali di acquisire informazioni sull’iter dei due progetti dai rappresentanti di Syndial, Polimeri Europa, Matrìca, Novamont ed Enipower, società impegnate nell’attuazione degli investimenti.
L’assemblea, a cui hanno assistito anche diversi lavoratori dell’indotto del petrolchimico, è stata aperta dal presidente del Consiglio comunale, Carlo Cossu, che ha sottolineato l’importanza del confronto periodico con i rappresentanti dei cittadini di Porto Torres sui temi dello sviluppo industriale. Un confronto avviato durante le riunioni della scorsa estate e proseguito oggi con l’esposizione dello stato di avanzamento dei principali progetti in essere nell’area turritana. Sul fronte delle bonifiche è stata messa in evidenza l’importanza dei due decreti emanati dal Ministero dell’Ambiente, che hanno autorizzato la società ad eseguire gli interventi di bonifica della falda e dell’area denominata Newco Nord. Relativamente alla bonifica della falda, la Syndial ha confermato che è attualmente in corso la procedura di appalto per la costruzione dell’impianto TAF. La procedura – che prevede uno “scoring model” e cioè l’assegnazione di un punteggio in funzione di determinati parametri, tra i quali anche l’utilizzo di manodopera locale – fissa quale termine ultimo per la presentazione delle offerte tecniche il 20 febbraio, con l’intento di assegnare il contratto entro il mese di marzo. Per i predetti interventi sono state già richieste le necessarie garanzie fideiussorie da trasmettere in Regione. È in corso un confronto con gli organi tecnici territoriali (Provincia, Regione e Arpas) ai fini della predisposizione del progetto per la bonifica della zona di Minciaredda.
Procede, inoltre, il piano della “chimica verde” con impianti di nuova generazione attraverso cui si produrranno monomeri per bioplastiche, oli lubrificanti a base vegetale, additivi per gomme e le stesse bioplastiche, sfruttando gli oli estratti dalla spremitura dei semi di cardo. I rappresentanti di Novamont e Matrìca hanno sottolineato che le prime valutazioni agronomiche fatte sulla base delle coltivazioni avviate a Porto Torres, Bonassai, Ottana e Chiaramonti, per un totale di 15 ettari, sono positive. La previsione, per questo primo anno di attività, è di realizzare coltivazioni per circa 300 ettari, che aumenteranno a 6mila nel 2013. Il progetto del polo chimico sostenibile include anche la costruzione di una centrale elettrica a biomasse, portato avanti da Enipower. Durante l’assemblea comunale è stato chiarito che la centrale marcerà esclusivamente con materiali di origine vegetale. Lo studio di fattibilità si è concluso e verso la prima metà del 2012 saranno richieste le necessarie autorizzazioni per procedere alla costruzione dell’impianto. L’ipotesi è che la centrale possa essere avviata tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. I tecnici intervenuti hanno garantito il coinvolgimento delle imprese locali, come previsto dall’addendum al protocollo d’intesa sulla chimica verde firmato nel maggio dello scorso anno.
«I progetti vanno avanti secondo i tempi stabiliti e sinora tutti gli accordi sono stati rispettati», ha commentato il sindaco Beniamino Scarpa. «Il segnale di un cambiamento rispetto al passato – ha aggiunto il sindaco – ci arriva dalla richiesta di massima celerità nel rilascio delle autorizzazioni e dalla recente apertura del Centro ricerche di Matrìca. Abbiamo chiesto un confronto continuo con i vertici di Eni e Novamont, che l’hanno accettato senza indugi, perché crediamo che i rappresentanti dei cittadini abbiano il diritto di conoscere lo stato di avanzamento e di avere chiara ogni questione che riguarda i piani di rilancio e sviluppo della nostra area produttiva».