Un progetto per sostenere la prevenzione e la ricerca attraverso l’acquisto di strumenti tecnologici indispensabili per la lotta contro i tumori. L’associazione Creatività Sarda, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e con la collaborazione dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, promuove “Impronte…di donne”.
La prima parte del progetto si concretizzerà sabato 18 ottobre, alle ore 20.30, nella sala Canu, con il lancio della raccolta fondi per l’acquisto di un macchinario per la prevenzione oncologica, in occasione di una speciale sfilata di moda, condotta da Nicola Nieddu, in cui sarà presentata la collezione di abiti “Impronte”, realizzata dalla stilista Antonella Fini assieme alla giornalista pubblicista Roberta Gallo e alla responsabile commerciale Simona Ruda. In passerella ci saranno modelle d’eccezione: donne che hanno combattuto o che combattono tutt’ora contro il cancro, oncologhe e ricercatrici. Il ricavato della vendita dei capi sarà utilizzato per l’acquisto della strumentazione scientifica. «L’iniziativa coniuga l’arte e la creatività con il sociale, incentivando la ricerca che è la base per sconfiggere la malattia. La giunta comunale – sottolinea l’assessore ai Servizi sociali, Piera Casula – ha sposato questa iniziativa e ci auguriamo che possa diffondersi tra la cittadinanza una sensibilità tale da raggiungere, tutti insieme, l’obiettivo dell’acquisto della strumentazione».
«Purtroppo la prevenzione oggi deve fare i conti con i pochi fondi che vengono messi a disposizione – aggiunge la ricercatrice Rosa Maria Pascale – ed eventi come questo, oltre ad avere una straordinaria valenza sociale, ci aiutano nel nostro lavoro, che va avanti spesso grazie ai finanziamenti che arrivano tramite le iniziative solidali e l’Airc. I tumori possono essere riconosciuti e curati proprio grazie alla ricerca, che in Italia dovrebbe essere maggiormente incentivata». La stilista Antonella Fini afferma che «la collezione di abiti indossati da donne che vivono o hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza della malattia può convincere le persone a sostenere coloro che lavorano nel campo della prevenzione. Il nostro primo obiettivo, come suggerito dalla ricercatrice Rosa Maria Pascale, è l’acquisto di un microscopio con macchina digitale e analizzatore d’immagine per scoprire le lesioni e favorire un pronto intervento per la cura dei tumori». Obiettivo sottoscritto anche da Paola Mulas, consigliere del Comitato Sardegna dell’Airc e da Pina Carboni, che da anni attraverso il distretto locale di Inner Wheel è impegnata nella raccolta fondi per la ricerca contro il cancro. Il prossimo passo del progetto sarà la realizzazione di un convegno sul tema della prevenzione e della ricerca scientifica, per proseguire nella campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore della lotta contro i tumori.