L’isola dell’Asinara resterà aperta ai visitatori. Il Sindaco Sean Wheeler ha ottenuto l’impegno da parte dell’amministratore delegato di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, a prendere in carico da subito l’emergenza del sistema di smaltimento reflui (le cui spese di gestione erano state fino ad oggi totalmente in conto al Comune) e il sistema idrico dell’Asinara. Egas, l’ente di governo dell’acqua, sta per firmare il provvedimento. «Ho avuto notizia, durante un incontro che si è svolto stamani con i vertici del gestore della rete, che entro pochi giorni si arriverà a questa soluzione. Ora chiederò al presidente dell’ente, il sindaco di Sassari Nicola Sanna, di adoperarsi per chiudere in fretta la partita, in modo da rassicurare operatori e visitatori», sottolinea il primo cittadino di Porto Torres. All’incontro di questa mattina erano presenti anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Marcello Zirulia, l’assessore all’Ambiente, Cristina Biancu, l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio Legale del Comune.
«Saranno drasticamente ridotte le spese che il Comune ha dovuto sostenere sin da quando Abbanoa ha interrotto la gestione del sistema idrico dell’Asinara, circa cinque anni fa», aggiunge Wheeler. L’incontro con il gestore unico ha permesso di focalizzare l’attenzione anche sui numerosi problemi della rete idrica a Porto Torres. «Prima di tutto servono differenti modalità di comunicazione sullo stato dell’acqua. L’ente che per legge deve informarci è la Asl – che nell’ultimo caso ha fatto decorrere undici giorni tra i campionamenti e la notizia degli esiti – e Abbanoa ci ha prospettato una trasmissione costante dei risultati dei propri controlli interni. I cittadini devono poter avere informazioni quasi in tempo reale e non a distanza di settimane», afferma il sindaco. Si è fatto il punto anche sulle bollette: c’è l’ok di Abbanoa a ricalcolare le tariffe tenendo conto dei periodi di non potabilizzazione, ma si attende il provvedimento ufficiale dell’Egas. «È una delle tante richieste legittime dei cittadini che abbiamo ribadito ad Abbanoa – prosegue Wheeler – perché le spese per la potabilizzazione si devono pagare solo se l’acqua è utilizzabile sia per gli alimenti che per l’igiene personale. Con la collaborazione dei Servizi sociali potremo, inoltre, segnalare all’azienda quelle famiglie in situazione di povertà estrema che non riescono a far fronte ai pagamenti, chiedendo che venga concesso un razionale ed equo piano di rientro». Abbanoa ha riferito anche che entro la prima decade di settembre si procederà alla stesura della cartografia cittadina e saranno individuati gli interventi prioritari per contrastare il fenomeno della torbidità dell’acqua, causato dallo stato generale della rete, dalle difficoltà della circuitazione e dalle vecchie condotte non ancora dismesse.