Solo pochi giorni fa, per un intervento di routine su un bimbo colto da malore, sono stati bruciati migliaia di euro di soldi pubblici con la chiamata dei mezzi di soccorso a mare e del servizio di elisoccorso. Per l'ennesima volta sono state sprecate risorse che si sarebbero potute investire su un servizio medico continuativo all'Asinara, almeno per tutta la stagione estiva, in attesa di strutturare il presidio per tutto l'anno e coprire le esigenze di un territorio frequentato da decine di migliaia di turisti e da tantissimi operatori. L'Assessore regionale alla Sanità e l'Assessore all'Ambiente, nonché Presidente della Comunità del Parco, siano tempestivi. La stagione è iniziata. Abbiamo letto giorni fa sui giornali di ipotesi che a nostro avviso non sono adeguate alle necessità operative di un servizio medico in un territorio così vasto e complesso come quello dell'isola parco, mentre non c'è stata nessuna risposta a tutte le nostre richieste e proposte presentate in questi mesi». Così il Sindaco Sean Wheeler, in merito alla mancata attivazione del servizio medico all'Asinara da parte della Asl.
«Per anni il Comune di Porto Torres, assieme al Parco nazionale dell'Asinara, si è sostituito a chi avrebbe dovuto garantire l'esistenza di un presidio sanitario. Lo abbiamo fatto – aggiunge il Sindaco – per senso di responsabilità, sapendo di andare anche oltre le nostre competenze ma con lo scopo di salvare l'immagine di un territorio così importante per tutta la Sardegna, in cui stava passando un messaggio di abbandono, di scarsa sicurezza e di disattenzione verso la salute dei frequentatori e dei lavoratori. Da mesi sollecitiamo la Regione affinché prenda finalmente in mano la questione, vagli le proposte in campo e decida di attivare il presidio “Porto Torres Asinara” sull'isola parco. Siamo già a giugno e ancora non ci sono state fornite notizie precise. È inaccettabile». Sean Wheeler ricorda che «a Cala Reale c'è uno stabile attrezzato per ospitare l'ambulatorio. La località si trova circa a metà strada tra le due punte estreme dell'isola. Bisogna dotare il presidio di un medico che rimanga sull'isola 24 ore su 24 assieme a un soccorritore, che sia reperibile e dotato di almeno un'autoambulanza per intervenire prontamente in tutto il territorio in caso di emergenza. La Regione decida autonomamente a chi affidare il servizio – conclude il Sindaco – ma decida prima che vadano persi altri soldi pubblici per interventi di semplice risoluzione. O, cosa che sarebbe ancora più grave, prima che la mancata immediatezza di un intervento generi conseguenze che non vogliamo nemmeno immaginare».
