Cos'è
Martelli, con il suo personale percorso di teatro “giullaresco”, è l’interprete ideale per avvicinare le nuove generazioni alla scoperta dell’opera di Dante. Lo spettacolo presenta il vissuto di Dante, dall’infanzia all’esilio, dalla passione politica a quella amorosa, intrecciando gli eventi della sua esistenza con i versi sublimi della Vita Nova e della Divina Commedia, in una trama che mostra dietro la figura del poeta che ha inventato l’Italia, un uomo fragile e complesso, ricco di speranze e conflitti, capace di rendere eterne vicende personali e di sublimare la sua visione nei versi crudi e grotteschi dell’inferno arrivando fino ai vertici eccelsi del Paradiso.
Mescolando biografia e opera letteraria la Commedia ovviamente ma pure la Vita nova e poesie eccentriche, l'attore/autore ricostruisce la parabola del poeta dell'uomo Dante. Forte di una spalla generosa e divertita quale la violoncellista Lucia Sacerdoni, che non esita a incarnare a tratti i panni di Beatrice, e contando sulla propria camaleontica flessibilità interpretativa, Martelli dipinge un policromo ritratto del padre della letteratura italiana. La necessità di "celebrare" e di sottolineare l'ineguagliabilità di Dante convive con la volontà di dare umano spessore a una figura oramai quasi disincarnata: ecco allora lo humour, la leggerezza, la fisicità che, anziché "prosaicizzare" l'autore della Commedia, ne sanno scontornare la vulnerabile umanità e l'incomparabile talento letterario.
Martelli scivola agevolmente dal comico al sacro e offre una sintetica e anti-accademica "lezione" che centra l'obiettivo di appassionare a Dante tanto i giovani, cui lo spettacolo è primariamente indirizzato, quanto gli adulti.
A chi è rivolto
tutti