Cos'è
Arriva al Teatro Parodi il teatro per famiglie con la produzione de la Botte e il cilindro: Maria incantada e il piccolo popolo delle janas. Lo spettacolo dedicato a tutti: bambini, famiglie e adulti, prende spunto dalla leggenda di Maria incantada, la jana innamorata che si dice abitasse nell’omonimo nuraghe e che da lì cantasse per il suo amore prigioniero, per poi raccontare le affascinanti e misteriose fate, che molti bambini forse non conoscono più.
La regia è di Pierpaolo Conconi, le musiche originali sono di Mario Chessa de i Bertas, la drammaturgia è di Consuelo Pittalis, i costumi sono stati realizzati da Roberta Amadu e Luisella Conti.
In scena: Stefano Chessa, Luisella Conti, Margherita Lavosi e Consuelo Pittalis.
Le janas sono esseri mitici della realtà agropastorale sarda, che nell’immaginario popolare, com’è noto, venivano descritte come donne minuscole, bellissime e gentili ma timidissime tanto che raramente lasciavano le loro piccole case – le domus de janas – nelle quali passavano il tempo filando e tessendo su telai d’oro.
Molte di loro avevano il dono del bel canto, altre avevano il dono della profezia e determinavano il destino umano, altre ancora non erano poi tanto gentili ed erano simili più a streghe che a fate… insomma, tante le figure presenti nei racconti in cui le janas sono protagoniste.
Si racconta che un tempo le janas vivevano in pace con gli esseri umani ai quali qualche volta insegnavano anche le loro arti. ma un giorno gli uomini le derubarono con l’inganno e loro, offese, giurarono di non farsi più vedere. partendo dalla leggenda di Maria incantada, la jana innamorata che si dice abitasse nell’omonimo nuraghe e che da lì cantasse per il suo amore prigioniero, proveremo a raccontare queste affascinanti e misteriose fate, che molti bambini forse non conoscono più.
Con questo spettacolo dedicato a grandi e piccini, si ripropone con più e rinnovato vigore l’attenzione che la nostra compagnia ha da sempre sulle tradizioni e le storie tradizionali della nostra isola: per ricordare o forse per tenere vive storie e figure che rischiano di essere dimenticate.
Come ci ricorda Salvatore Mannuzzu nella sua presentazione a “fiabe sarde” di Francesco Enna: << …nelle fiabe si cerca chi si è stati. chi è stato ognuno di noi [...] la gente che si è stati >> e, in conclusione aggiunge: << nelle fiabe dunque si cerca non solo chi si è stati, ma forse, andando a ritroso, chi si è; come persone e come gente…>>
A chi è rivolto
Tutti