Cos'è
Nel cuore dell’autunno nascente, la corte della Tenuta Li Lioni si prepara ad accogliere la quarta edizione di Radici di Sardegna, in programma dal 3 al 5 ottobre 2025. Tre giornate che si trasformeranno in un unico racconto collettivo, intrecciando musica, parole, testimonianze e riti popolari, in un abbraccio capace di unire memoria e futuro.
Il venerdì si aprirà con riflessioni che guardano al presente, quando il dialogo con Marco Santopadre condurrà il pubblico a interrogarsi sul legame tra militarizzazione della Sardegna e il genocidio a Gaza, seguito dalla presentazione del libro di Emanuele Garau Che fizu ’e ànima e dall’omaggio musicale “Ammenténde a Maria”, un intenso tributo alla grande Maria Carta.
Il sabato sarà il momento della parola che incontra la tradizione: libri e storie prenderanno vita nella cornice della tenuta, dialogando con la memoria del costume di Villaurbana, le voci del coro Ortobene, la forza delle maschere di Orani e la testimonianza della Fondazione “Effetto Palla” guidata da Monica Pais. Una serata in cui cultura e comunità si fonderanno in un’unica narrazione.
La domenica mattina allargherà lo sguardo al paesaggio millenario della Sardegna con la visita guidata al sito UNESCO di Su Crucifissu Mannu, per poi ritornare a Li Lioni, dove il pranzo condiviso sarà preludio a ricordi, racconti e nuove emozioni. Dalla memoria fotografica di Alberto Fratus alla vestizione di “Sa Sartiglia” di Oristano, fino ai canti e alle musiche che concluderanno il viaggio, il cerchio si chiuderà con un intreccio di suoni, immagini e simboli.
Radici di Sardegna 2025 sarà così non solo un festival, ma un’esperienza corale che celebra identità, tradizione e comunità, restituendo al pubblico la voce autentica di un’isola che continua a raccontarsi con forza e bellezza.
A chi è rivolto
tutti