Cos'è
Domenica 14 dicembre alle ore 19:00 prosegue, al Teatro Parodi, la stagione di Teatro Contemporaneo con l’attore Mario Perrotta che presenta il suo pluripremiato spettacolo dedicato alla vicenda umana del pittore Antonio Ligabue: “Un bès”. Un ritratto palpitante di un artista e di una vita straordinaria.
Mario Perrotta, figura tra le più rilevanti del panorama teatrale italiano contemporaneo, porta in scena la solitudine del celebre pittore Antonio Ligabue, la lacerazione di un’anima consapevole di essere un rifiuto della società e al contempo un artista, il suo stare al margine: là dove un bacio, un bès, è solo un sogno.
«Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori» – afferma l’attore e regista Mario Perrotta.
Insignito di numerosi premi tra cui l’Oscar del Teatro italiano – il Premio Ubu – come Miglior Attore, il Premio Hystrio come migliore spettacolo dell’anno a giudizio del pubblico e il Premio della Critica ANCT.
Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita – quella che so di avere vissuto – ma senza un bacio. Neanche uno. Mai. Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai. E allora mi vedo – io, così come sono – scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada. Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine – oltre il confine – là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava. Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori. (Mario Perrotta)
A chi è rivolto
Tutti