I beni immobili dell’Asinara al Comune di Porto Torres: è il contenuto della richiesta inoltrata questa mattina dal sindaco Beniamino Scarpa al Presidente della Regione Sardegna. «Con la recente decisione sull’Agenzia Conservatoria delle Coste sono maturi – sottolinea il primo cittadino – i tempi per restituire alla comunità i propri beni. Si tratta di un patrimonio che questo territorio non può permettersi di disperdere, che andrebbe ristrutturato e messo a frutto».
«All’Asinara sono presenti tantissime di strutture, alcune in condizioni davvero precarie e in cui i segni del tempo sono ben visibili. Gli edifici potrebbero essere recuperati, destinati allo svolgimento di attività sostenibili e alla creazione di servizi in linea con le esigenze di un Parco Nazionale frequentato ogni anno da ottantamila persone, con prospettive di crescita. La comunità di Porto Torres deve essere messa nelle condizioni di poter esercitare le proprie scelte di utilizzo e recupero dei beni immobili dell’Asinara», aggiunge Beniamino Scarpa. «Sostengo pienamente la richiesta del sindaco», afferma il consigliere delegato alle Politiche per l’Asinara, Gilda Usai. «Per l’Asinara, fin dal momento della richiesta di liberazione dal carcere, il nostro Comune ha fatto scelte importanti e coraggiose, mirate a tutelare la parte più pregiata del proprio territorio. Ha deciso con voto unanime del Consiglio comunale – prosegue il consigliere – che la metà del suo Comune diventasse Parco nazionale, difendendo in prima persona, quindi, il suo ambiente. L’altro obiettivo del progetto era restituire vita ai borghi di Cala Reale e Cala d’Oliva, sottratti per un secolo alla comunità d’appartenenza, quella di Porto Torres. Nei borghi ci sono le nostre radici e la nostra storia, da tramandare alle future generazioni. Da sempre abbiamo sollecitato la riconsegna dei beni immobili, prima al Ministero e poi alla Regione. Con la legge di istituzione della Conservatoria sono rimasti blindati. Le coste devono essere protette, ma cosa c’è di più protetto di un parco? Al contrario i nostri borghi non sono per nulla ben conservati: molte strutture, anche quelle di valore storico, hanno i tetti sfondati e sono decadenti, in spregio alla legge. Così cade la memoria della nostra storia. Ritengo giusto e necessario che la Regione Sardegna restituisca, perciò, i beni dell’Asinara al nostro Comune». Il sindaco Beniamino Scarpa ha chiesto al Presidente Francesco Pigliaru di poter essere ricevuto per approfondire direttamente i temi che riguardano il patrimonio immobiliare dell’isola dell’Asinara.