Partiranno immediatamente, per concludersi entro 22 mesi, le caratterizzazioni delle aree di competenza pubblica del Sito d'interesse nazionale di Porto Torres. Lo prevede una convenzione firmata oggi a Roma da Ministero dell'Ambiente, Regione Sardegna, Comune di Porto Torres e Consorzio Industriale Provinciale di Sassari. La stipula dell'intesa era prevista dall'accordo di programma del 22 settembre 2009, siglato dagli enti locali e dal Ministero, con cui il territorio del Sito veniva diviso in aree.
L'accordo firmato oggi a Roma, per il Comune di Porto Torres dal sindaco Beniamino Scarpa e per il Consorzio Industriale dal presidente Franco Borghetto, identifica il Consorzio Industriale come soggetto attuatore unico. Attraverso un importo complessivo di 1,9 milioni di euro saranno realizzate le caratterizzazioni delle aree di competenza pubblica ricadenti nel Sin di Porto Torres, tra cui il depuratore, la discarica consortile e le aree di competenza ex Asi, il Centro intermodale regionale, le aree agricole e il tratto terminale del torrente Fiume Santo, oltre all'adozione delle eventuali misure di messa in sicurezza necessarie. Per le aree consortili, già sottoposte a caratterizzazione, saranno immediatamente predisposte le gare d'appalto e, subito dopo, partiranno i campionamenti necessari per identificare lo stato di ogni zona. Nelle zone ancora non caratterizzate saranno definiti i piani necessari prima di procedere agli affidamenti delle attività d'indagine. Dalla convenzione firmata oggi, è stato stralciata la caratterizzazione del tratto terminale del Rio Mannu, previsto in una prima stesura, perché già oggetto d'intervento da parte del Comune di Porto Torres con ulteriori risorse già a disposizione dell'amministrazione comunale turritana.
Le caratterizzazioni saranno svolte in parallelo, per abbreviare al massimo i tempi, comunque previsti in 17 mesi più altri 5 per il completamento delle attività amministrative. Tecnicamente, in seguito alle indagini di caratterizzazione, saranno installati i sondaggi e i piezometri per l'esecuzione dei campionamenti. Sul materiale prelevato verranno poi eseguite le analisi, che saranno sintetizzate in tabelle e rappresentazioni cartografiche. Qualora si evidenziassero le eventualità, si procederà poi alla messa in sicurezza d'emergenza.
Grazie alla convenzione firmata oggi, potranno essere avviate le indagini del suolo anche nella cosiddetta “area artigiani”, esclusivamente con fondi pubblici.
Giunge così a conclusione un lungo lavoro di preparazione condotto in maniera sinergica dal Comune di Porto Torres e dal Consorzio Industriale, con il fattivo interesse e supporto dell'assessorato regionale all'Ambiente guidato da Giorgio Oppi, con l’intento di attivare tutte le iniziative necessarie a restituire all’uso produttivo i lotti industriali ancora liberi e concorrere a caratterizzare e mettere in sicurezza anche le parti già occupate. Si tratta complessivamente di 200 ettari che assieme alle aree di proprietà Syndial, già interessate da lavori di bonifica, costituiscono il totale del compendio industriale.
«Si tratta di un risultato importante per il territorio che consentirà di rendere disponibili aree senza vincoli ambientali per nuovi insediamenti ed inoltre di rendere un grande aiuto anche alle imprese già insediate», hanno dichiarato al termine dell’incontro al ministero Beniamino Scarpa e Franco Borghetto.
Ora l’accordo firmato sarà inviato alla Corte dei Conti per la registrazione e il Consorzio potrà avviare le operazioni di progettazione e di appalto delle opere, previste anche nello studio affidato dal Consorzio a un gruppo di lavoro del dipartimento di Geologia dell’Università di Cagliari coordinato dal professor Battista Grosso.