Il Consiglio d’amministrazione del Consorzio industriale provinciale di Sassari ha dato il via libera alla convenzione firmata nelle scorse settimane a Roma da Ministero dell'Ambiente, Regione Sardegna, Comune di Porto Torres e Consorzio Industriale Provinciale di Sassari per le caratterizzazioni nelle aree pubbliche del sito d’interesse nazionale di Porto Torres.
Con questo provvedimento il Cda dà mandato al Presidente e al Direttore Generale di “porre in essere tutte le attività conseguenti e necessarie per dare attuazione alla Convenzione”. Il Consorzio nei prossimi giorni dovrà comunicare al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Sardegna il Responsabile Unico del Procedimento e il Direttore dell’Esecuzione del Contratto.
Attraverso un importo complessivo di 1,9 milioni di euro saranno realizzate le caratterizzazioni delle aree di competenza pubblica ricadenti nel Sin di Porto Torres, tra cui il depuratore, la discarica consortile e le aree di competenza ex Asi, il Centro intermodale regionale, le aree agricole e il tratto terminale del torrente Fiume Santo, oltre all'adozione delle eventuali misure di messa in sicurezza necessarie. «Il via libera alla Convenzione – sottolinea il sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa – consente l’immediato avvio di un progetto che si pone come obiettivo la risoluzione di tutti quei problemi sorti nella nostra area produttiva, che mettevano a rischio la prosecuzione dell’attività delle imprese già esistenti e l’insediamento di quelle nuove». «L’intento – aggiunge il Presidente del Consorzio industriale, Franco Borghetto – è quello di attivare tutte le iniziative necessarie a restituire all’uso produttivo i lotti industriali ancora liberi e concorrere a caratterizzare e mettere in sicurezza anche le parti già occupate». Sono complessivamente duecento gli ettari che assieme alle aree di proprietà Syndial, già interessate da lavori di bonifica, costituiscono il totale del compendio industriale. Per le aree consortili già sottoposte a caratterizzazione saranno predisposte le gare d'appalto e, subito dopo, partiranno i campionamenti necessari per identificare lo stato di ogni zona.