Si chiama Matrìca la nuova società nata dalla collaborazione tra Polimeri Europa e Novamont, che si propone di dare vita al più grande e innovativo polo integrato di chimica verde al mondo. Questa mattina il progetto è sbarcato in Sardegna, con l’inaugurazione del Centro Ricerche.
«Si parte dalla ricerca – ha commentato il sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa, durante il saluto alle autorità e ai cittadini presenti nella sala riunioni del polo chimico turritano – e questo è un fatto concreto e simbolico, perché nel nostro territorio sta nascendo un’attività produttiva di eccellenza». Porto Torres, nei progetti della NewCo, è destinata a diventare una delle più importanti realtà al mondo nel settore della chimica verde. Si produrranno monomeri, additivi (per lubrificanti e gomme) e polimeri biodegradabili. Quella di Porto Torres sarà la prima bio-raffineria integrata al mondo che utilizzerà colture locali per produrre bioplastiche e biolubrificanti, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e incrementare la difesa del suolo e dell’acqua. Il progetto richiede un investimento di 500 milioni di euro. Attraverso la lavorazione delle materie prime di origine vegetale, ottenute ad esempio da piante di cardo o da oli vegetali, la chimica verde realizza prodotti di uso quotidiano, come bicchieri, posate, shopper, sacchetti per la raccolta differenziata dei rifiuti, prodotti di tipo industriale, commerciale e agricolo (imballaggi, lubrificanti, filler per pneumatici). Alla conferenza di presentazione, oltre al primo cittadino di Porto Torres, hanno partecipato il presidente e l'amministratore delegato di Matrìca, Daniele Ferrari e Catia Bastioli, il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, e il sindaco di Sassari, Gian Franco Ganau.
Il centro ricerche presentato oggi si sviluppa attualmente in 700 metri quadri (che diventeranno oltre 3500 con l'avvio della sezione pilota). Nella configurazione attuale, il laboratorio è diviso in due aree operative: la sala analisi, dove vengono eseguite tutte le caratterizzazioni chimiche, fisiche e strumentali necessarie alla gestione dei processi (le tecniche utilizzate sono di tipo cromatografico, spettrofotometrico, potenziometrico) e la sala prove, dove vengono eseguiti test preliminari alla sperimentazione su pilota e prove di distillazione, anche sotto vuoto. Daniele Ferrari, presidente di Matrìca e amministratore delegato di Polimeri Europa, ha sottolineato l'importanza dell'inaugurazione. «A questo punto, dopo l’esito positivo della Valutazione di impatto ambientale, siamo in fiduciosa attesa del rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, per la quale si è svolta pochi giorni fa la conferenza dei servizi, e del rilascio dei permessi a costruire, che permetteranno l’immediata apertura del cantiere per la costruzione degli impianti previsti nella prima fase del progetto». Catia Bastioli, amministratore delegato di Matrìca e di Novamont, ha illustrato le linee direttrici delle attività di ricerca, anche alla luce delle linee strategiche europee per la Bioeconomia, ed evidenziato le opportunità offerte al territorio dallo sviluppo del progetto di Bioraffineria di terza generazione. «La collaborazione con i diversi soggetti del territorio – ha aggiunto – permetterà di acquisire informazioni importanti sulle colture autoctone, in vista della progettazione della filiera, e consentirà anche di sviluppare importanti sinergie sui prodotti della Bioraffineria, quali biolubrificanti, bio‐filler e bioplastiche».