Il Comune di Porto Torres, sul modello dell’iniziativa realizzata lo scorso mese di giugno in occasione della Festha Manna dedicata ai Martiri Turritani, a cui hanno partecipato le delegazioni di numerosi paesi, ha avviato il percorso per istituzionalizzare le celebrazioni “In nome di San Gavino”.
È stato battezzato così il progetto approvato dalla giunta e presentato alla Regione Sardegna. Oltre ad essere un personaggio comune alle isole di Sardegna e Corsica, il martire patrono di Porto Torres è presente anche nella Penisola: le comunità sarde coinvolte sono undici, quelle corse cinque e c’è un centro della Toscana legato al culto di San Gavino. «Lo scorso mese di giugno, in occasione della Festha Manna – ricorda l’assessore al Turismo, Francesco Porcu – i rappresentanti dei paesi della Sardegna sono arrivati nella nostra città con i loro amministratori e i gruppi folk. Attraverso l’identità religiosa si è messo in moto un’importante momento di scambio e di confronto culturale che auspichiamo possa essere valorizzato e perpetuato grazie al sostegno della Regione. Ora abbiamo un’importante opportunità: estendere questa iniziativa anche alla Corsica e a un paese della Toscana. L’occasione non può essere persa, perché la festa, fondamentale momento di condivisione di valori, storia e cultura, può creare anche ricadute economiche per gli operatori dell’industria turistica e incrementare la visibilità dei comuni coinvolti». In questi mesi il Comune di Porto Torres ha discusso il progetto con le diocesi e con i sindaci, che hanno accolto positivamente l’idea. Le comunità sarde coinvolte sono: Porto Torres, San Gavino Monreale, Elini, Gavoi, Aidomaggiore, Esporlatu, Illorai, Monti, Sassari, Muros, Oniferi. Per la Corsica: San Gavino di Carbini, San Gavino d’Ampugnani, San Gavino di Fiumorbo, San Gavino di Tenda, San Gavino di Figari. Per la Toscana è interessato il Comune di Barberino del Mugello – Pieve di San Gavino Adimari. «Abbiamo avviato un percorso che unirà tante comunità nel nome del nostro santo patrono», sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa. «Ci auguriamo che la Regione possa riconoscere la bontà di un’iniziativa che lo scorso anno ha dato i suoi frutti e a cui hanno partecipato migliaia di persone. Il progetto “In nome di San Gavino” si trasformerà in un ottimo canale promozionale della nostra Isola grazie al coinvolgimento dei centri della Corsica e della Toscana». Il momento centrale dell’evento è la partecipazione delle delegazioni di tutti i comuni alle celebrazioni religiose, compresi i gruppi tradizionali e folkloristici, e al grande corteo del giorno di Pentecoste, quando le statue dei Martiri Turritani vengono trasferite dalla chiesa di Balai alla Basilica di San Gavino. Il programma prevede anche la realizzazione di eventi, concerti, rievocazioni storiche, stand espositivi e sagre negli spazi adiacenti ai luoghi di culto (compresa la baia di Balai) e nel sito archeologico della città romana di Turris Libisonis.
Porto Torres, 31/10/2011