Le degustazioni di gnocchetti e pecora bollita, il pane con purpusgia e cipolle, le ricottelle, il torrone, i ravioli. E poi l’artigianato sardo, i gioielli, le sculture e le essenze. Profumi e sapori dal borgo di Cala d’Oliva, animato nello scorso fine settimana grazie ad Asinara Aperta, manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale nel caratteristico nucleo di case bianche incastonato tra le cale trasparenti dell’isola parco.
Il programma era ricco anche di appuntamenti culturali, culminati con i concerti che si sono svolti nello splendido scenario di fronte alla chiesa di Cala d’Oliva. Ad intrattenere il pubblico la splendida voce e la classe di Franca Masu. Accompagnata solo dal suono del contrabbasso di Salvatore Maltana, la cantante algherese ha intonato i brani della tradizione catalana e una suggestiva “No potho reposare”. Domenica i Doc Sound, trio di strumentisti sassaresi, hanno riproposto musiche e arrangiamenti di successi nazionali e internazionali, spaziando tra De Andrè, i Dire Straits e i Pink Floyd. Un concerto che ha entusiasmato e strappato tantissimi applausi. Durante Asinara Aperta non sono mancate le esibizioni dei gruppi folk di Porto Torres e dei gruppi medievali, gli appuntamenti con i reading e le rappresentazioni storiche. Apprezzate anche le esposizioni di artisti e pittori, le testimonianze fotografiche sulla storia dell’isola e le spiegazioni sui beni culturali di Porto Torres. Tante persone hanno visitato la chiesa e il bunker di Cala d’Oliva, quest’ultimo in passato supercarcere per i capi della criminalità organizzata, oggi spazio dedicato alla memoria di chi ha lottato contro le mafie.
Le imbarcazioni hanno viaggiato a pieno carico soprattutto domenica, così come i mezzi del trasporto interno. «E’ stata una manifestazione bellissima e per questo mi sento di ringraziare le istituzioni che hanno collaborato, gli operatori e le associazioni che hanno contribuito a rendere straordinario questo evento. Asinara Aperta è tra gli appuntamenti che permettono di destagionalizzare l’offerta turistica, in linea con gli indirizzi dettati recentemente dalla Regione Sardegna. Non è sempre facile registrare tante presenze a metà settembre, come è accaduto in questo caso. Alla Regione – sottolinea il consigliere delegato alle Politiche per l’Asinara, Gilda Usai – chiediamo, a questo punto, che sulla scia del nostro progetto sperimentale si sviluppi un completo sistema turistico sull’isola. Come Comune rivendichiamo con forza il nostro ruolo di programmazione e promozione: gli stabili attribuiti alla Conservatoria delle Coste vanno urgentemente recuperati e resi disponibili per attività turistico-ricettive, commerciali e residenze. Su quest’ultimo punto si basa soprattutto il futuro dell’Asinara: la costituzione di una comunità residente potrà consentire l’attivazione dei servizi fondamentali e l’eliminazione delle criticità. Auspichiamo – conclude Gilda Usai – che le nostre richieste siano accolte dalla Regione e che vengano create le condizioni per cogliere le tante opportunità suggerite da Asinara Aperta».