Il Tribunale di Sassari ha assegnato al Comune di Porto Torres l’importo complessivo di oltre 2,9 milioni di euro, dovuto in forza della sentenza con cui la Provincia di Sassari era stata condannata al pagamento delle aree comunali sulle quali era stato realizzato il Liceo Scientifico. Le somme dovranno essere versate nella casse del Comune entro venti giorni dalla notifica del provvedimento.
La vicenda cominciò nel 1986, quando l’amministrazione provinciale decise di costruire il Liceo scientifico, ospitato nei locali del Lungomare, in un’area di proprietà del Comune, nei pressi di via Bernini. Tre anni dopo venne firmato il verbale di consegna. Nel 1993 il Comune, a causa della mancata stipula della compravendita dell’area in cui venne costruito il Liceo, citò in giudizio la Provincia, la quale nel 2003 venne condannata al risarcimento del danno. «Al momento dell’insediamento della mia amministrazione non ho trovato nessuna procedura in corso per la riscossione del credito vantato. Abbiamo, allora, invitato la Provincia ad adempiere alla propria obbligazione ricevendo una proposta di versamento di un importo di circa 1,4 milioni di euro. Questa trattativa non è però mai approdata ad una conclusione e i ripetuti rinvii imposti dai funzionari della Provincia ci hanno indotto ad abbandonare ogni proposito conciliativo, diffidando la Provincia al pagamento di quanto dovuto in base alla sentenza, ormai divenuta definitiva, maggiorata degli interessi maturati negli anni. L’ulteriore inerzia della Provincia ci ha imposto di procedere esecutivamente richiedendo il pignoramento presso la tesoreria», spiega il sindaco Beniamino Scarpa.
«Abbiamo dato impulso alla procedura esecutiva perché non era più tollerabile che la nostra comunità attendesse ulteriormente per incassare un credito che ormai da troppi anni gli era stato riconosciuto con una sentenza che, seppur esecutiva, inspiegabilmente non veniva messa in esecuzione, forse per non pregiudicare i rapporti istituzionali con la Provincia, soprattutto quando le due amministrazioni condividevano non solo la stessa visione politica ma anche alcune figure istituzionali. La decisione di procedere al pignoramento dei conti della Provincia – continua l’assessore alle Finanze, Mauro Norcia – ci sta permettendo di incassare circa tre milioni di euro che, inseriti nel bilancio in fase di approvazione, ci consentiranno di creare spazi nel patto di stabilità così da consentire investimenti non ulteriormente rinviabili. A differenza di quanti sino ad oggi si sono limitati a parlare e ancora lo fanno, vantando meriti che non hanno, noi abbiamo preferito agire per tutelare l’interesse collettivo, portando a casa un risultato di grande rilevanza per il bilancio comunale e per la città di Porto Torres». Beniamino Scarpa aggiunge che «la riscossione del credito ci permetterà di procedere con i lavori di realizzazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in costruzione, un progetto atteso da tanti cittadini in condizioni di disagio per la mancanza di una casa. Qualcuno continua ancora ad affermare che l’amministrazione ha timore di far valere la propria posizione verso enti e multinazionali. Mi sembra che i fatti dicano esattamente il contrario: non abbiamo avuto timore di procedere per via giudiziaria contro la Provincia e nemmeno contro le multinazionali come Eni ed E.on da cui abbiamo preteso il pagamento dell’Imu che, seppur dovuta, mai in passato era stata richiesta. Per effetto delle iniziative che abbiamo avviato – conclude il sindaco – il bilancio del 2014 potrà contare su risorse straordinarie pari a quasi 3,6 milioni di euro in più, 640mila dei quali provenienti dalla lotta all’evasione messa in campo dalla nostra amministrazione».