Il Consiglio comunale di Porto Torres ha approvato questa mattina una mozione che affronta i temi principali della vertenza in atto nella termocentrale di Fiume Santo, impianto gestito dalla società tedesca E.on. Il documento è stato approvato in aula, ma una votazione simbolica si è svolta anche davanti ai cancelli degli impianti di Cabu Aspru, alla presenza di una delegazione dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali del settore energetico.
La mozione presentata dal Partito Sardo d’azione è stata approvata all’unanimità dai consiglieri di maggioranza e opposizione presenti in aula. Il sindaco Beniamino Scarpa e i consiglieri comunali hanno dato parere favorevole ai punti inseriti nel documento, attraverso cui si impegna il sindaco:
- ad attivarsi nei confronti del Presidente della Giunta Regionale e di quello del Consorzio industriale provinciale di Sassari affinché procedano ad una verifica puntuale sullo stato dell’arte dell’attuazione delle rispettive intese stipulate con le società del gruppo E.on;
- ad attivarsi assieme agli altri enti locali del territorio nel chiedere a E.on che proceda alla demolizione dei gruppi 1 e 2 ad olio combustibile, in quanto dichiarati fuori norma;
- ad attivarsi nel creare un “fronte comune” costituito dagli enti locali e forze sociali del territorio nel chiedere a E.on che proceda immediatamente alla costruzione del 5° gruppo a carbone;
- qualora E.on dovesse chiedere ulteriori autorizzazioni per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, vincolare i propri pareri e autorizzazioni di competenza all’accantieramento dei lavori per la realizzazione del 5° gruppo;
- ad intervenire, per quanto di competenza, nei confronti della società tedesca nel chiedere una tempistica certa nel porre rimedio alle inadempienze segnalate;
- ad attivarsi nei confronti del Presidente della Giunta regionale nel chiedere che si proceda nella revoca dell’intesa sottoscritta e a tutti gli atti conseguenti ad essa, oltre alla richiesta di risarcimento dei danni causati al territorio qualora venissero riscontrate gravi e irrimediabili danni alla collettività sarda.
I contenuti della mozione sono stati esposti ai delegati e ai rappresentanti sindacali davanti ai cancelli della termocentrale di Fiume Santo, dove è stato ribadito il pieno sostegno ai lavoratori e la piena unità tra gli enti locali e le sigle sindacali nella vertenza.