Il Consiglio comunale di Porto Torres ha aderito formalmente alla Rete dei Comuni Sin, associazione che riunisce i comuni riconosciuti per decreto ministeriale come Siti d’interesse nazionale per le bonifiche.
«Il Consiglio comunale ha accolto la proposta di condividere le esperienze e le conoscenze con gli altri Comuni per poter svolgere nei confronti dei responsabili e delle autorità di governo un’azione sinergica in materia di risanamento ambientale», sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa. La legislazione italiana riconosce come Siti d’interesse nazionale i territori in cui la compromissione dei suoli e delle acque è particolarmente estesa. Ad oggi i Sin in Italia sono 39 e i centri che ricadono in tali aree sono 187 per una popolazione di circa 4,5 milioni di abitanti. «È vero che le procedure sulle bonifiche nella nostra città sono in stato maggiormente avanzato rispetto a quelle degli altri Comuni interessati, ma è anche vero – aggiunge l’assessore all’Ambiente, Gavino Gaspa – che l’essere parte di una rete con i territori che condividono la nostra stessa situazione ci consente di esercitare una forza maggiore per far valere i diritti dei centri che devono essere interessati da attività di risanamento ambientale».
La condivisione con gli altri comuni inseriti fra i Sin è cominciata lo scorso ottobre, in occasione di un primo incontro che si è tenuto a Mantova. «In quella occasione – ricorda Gaspa – abbiamo chiesto che nella carta venisse inserito un punto centrale per il nostro comune, e cioè il riconoscimento di una compensazione sociale attraverso iniziative di marketing e di valorizzazione del territorio, come risarcimento per i danni d’immagine provocati, nel tempo, dalla presenza di siti compromessi». La Rete punta, inoltre, ad armonizzare la normativa sui Sin con il fine di eliminare e chiarire aspetti tecnici controversi, favorire la predisposizione di un piano operativo delle bonifiche da parte dei Ministeri competenti che sia condiviso con i Comuni, ottenere adeguate garanzie di risorse economiche ed umane per rendere più efficiente la pubblica amministrazione che ha competenze sui progetti, chiedere l’adozione di un provvedimento che preveda di destinare ai Comuni che ricadono nei Sin i proventi derivanti dai beni confiscati alla criminalità organizzata.