Un taglio del 30% dell'Imu per i proprietari di case ad uso abitativo in locazione concordata. Lo ha stabilito la Giunta comunale che con una delibera ridefinisce gli indirizzi per l'applicazione dell'Imu. La misura ha come primo obiettivo la riduzione dei costi di affitto per i cittadini e la lotta all'evasione fiscale.
L'aliquota passerà dal 10,6 al 7,6 per mille per gli immobili locati a canone concordato di cui alla Legge n. 431 del 9 dicembre 1988, che disciplina le locazioni e il rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo. Nei prossimi giorni l'amministrazione comunale stipulerà anche un accordo formale con i rappresentanti delle associazioni che tutelano i proprietari e gli inquilini. «Oggi c'è una grossa difficoltà a trovare disponibilità di case in affitto a prezzi accessibili. Le famiglie sono spesso costrette a desistere a causa dei costi troppo elevati. Per incentivare i proprietari ad abbassare i prezzi – sottolinea l'assessore al Bilancio, Donato Forcillo – abbiamo deciso di ridurre di circa il 30% l'Imu per gli immobili locati a canone concordato. Con questo provvedimento stiamo attuando politiche a favore sia dei proprietari che pagheranno meno tasse, sia dei cittadini che senza canoni più contenuti non riescono a soddisfare il proprio diritto ad avere una casa. Tutti i provvedimenti proposti in queste settimane dalla Giunta, a partire dalla riduzione delle tariffe per il suolo pubblico, passando per la diminuzione dei costi del servizio di mensa scolastica, fino a quest'ultima delibera sull'Imu, sono stati studiati per abbassare la pressione fiscale e dare un sostegno concreto alle persone». «Il taglio dell'aliquota – aggiunge l'assessore all'Edilizia privata, Marcello Zirulia – sarà applicato agli immobili locati a canone concordato, che prevedono regolari forme di contratto. È una misura, quindi, che va a favore della legalità, contrasta l'evasione fiscale – conclude l'assessore Zirulia – e che potrà innescare meccanismi di risparmio sia per i proprietari che per i locatari».