Interventi sui percorsi già esistenti tra le imponenti strutture di Turris Libisonis, l'implementazione delle aree verdi e la loro valorizzazione, la delimitazione di spazi per la visita in sicurezza di tutta l'antica città romana. Sono le novità del nuovo progetto di forestazione che sarà portato avanti dal Comune di Porto Torres in una delle aree monumentali e archeologiche più importanti della Sardegna.
Il piano è stato illustrato nei giorni scorsi durante gli eventi delle Giornate europee del Patrimonio organizzati dal Polo Museale della Sardegna all'interno dell'Antiquarium Turritano. In quella occasione è stato possibile presentare in anteprima anche il percorso naturalistico dell'area archeologica: grazie alle attività realizzate in un'area specifica dal Comune con la società in house Multiservizi e grazie alla collaborazione con il Polo e l'associazione Garden Club di Sassari, è stato censito e manutenzionato il polmone verde composto da numerose essenze tra cui lentischi, olivastri e piccoli vigneti. Alcune piante sono state dotate di pannelli provvisori che saranno presto sostituiti da una pannellistica adeguata al contesto del parco. «Inoltre, il prossimo cantiere di forestazione – spiega l'Assessora all'Ambiente, Cristina Biancu – sarà dedicato in buona parte all'area archeologica. Verranno piantumate essenze compatibili con il sito e saranno svolti interventi di ripristino delle passerelle, per migliorare l'accesso dei diversamente abili. Prevista, poi, la delimitazione degli spazi attorno ai reperti presenti nel perimetro di Turris Libisonis, per consentire ai turisti una visita più accurata delle diverse sezioni di cui si compone l'antica colonia julia. Con la definizione del progetto potremo cominciare a dare gambe alla forestazione, favorendo il recupero delle aree e sostenendo contemporaneamente diverse decine di famiglie in difficoltà economica».
«L'Antiquarium e l'area archeologica di Turris Libisonis sono tra le perle più belle del patrimonio culturale di Porto Torres – aggiunge l'Assessora alla Cultura, Alessandra Vetrano – e assieme all'ente gestore stiamo contribuendo alla sua valorizzazione. Da parte dei cittadini c'è grande interesse attorno al sito: il binomio cultura e natura può diventare un ulteriore fattore attrattivo, così come lo svolgimento degli eventi – conclude l'Assessora – che possono fare da traino alla promozione del nostro straordinario tesoro archeologico». Il sito, che si estende per circa sette ettari, è formato dal Museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano, suddiviso su due piani, con ampie vedute sui resti di Turris Libisonis. In quest'ultima si possono trovare imponenti testimonianze del passato: le Terme Centrali databili alla fine del III secolo d.C. e denominate Palazzo di Re Barbaro, la Domus di Orfeo, le Terme Maetzke, la Domus dei Mosaici, il Peristilio e le Terme Pallottino.