Sono state 18.988 le firme apposte sui registri: è record di visite per Porto Torres Asinara Monumenti Aperti, manifestazione ideata a livello regionale dall’associazione Imago Mundi, introdotta quattro anni fa in città dall’amministrazione comunale e organizzata dal Comune di Porto Torres con il sostegno dell’Ente Parco Asinara, della Soprintendenza per i beni archeologici, degli operatori culturali locali, delle scuole, delle associazioni e dei volontari.
L’edizione di quest’anno ha superato in termini di visite quella del 2012, durante la quale erano state registrate 17.041 firme. Il sito con più presenze è l’Antiquarium Turritano (1585), seguito dall’area archeologica di Turris Libisonis (1455), dalla Torre Aragonese (1014), dalle Fornaci dell’area Ferromin (866), dalla chiesa e gli ipogei di Balai Vicino (821) e dal Museo del Porto (812). Grande interesse per il Faro che, nonostante la necessità di regolamentare gli accessi per questioni di sicurezza, ha registrato ben 775 visite.
«Al di là dei numeri davvero superiori a ogni aspettativa – sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa – questa manifestazione, organizzata in città per il quarto anno consecutivo, ha permesso ancora una volta a tantissimi studenti delle elementari, delle medie e delle superiori (quasi 700) di riappropriarsi del patrimonio culturale di Porto Torres. Il principale obiettivo è quello di trasmettere alle nuove generazioni le informazioni sulle nostre origini e far crescere in loro la consapevolezza di vivere in una città unica, ricchissima di storia e, quindi, da preservare, difendere e pubblicizzare». «L’aspetto educativo della manifestazione è quello principale – aggiunge l’assessore alla Cultura, Alessandra Peloso - ma Monumenti Aperti si trasforma ogni anno in una grande festa della cultura, arricchita da tanti eventi e capace di coinvolgere tantissimi cittadini. L’oggetto principale è il nostro patrimonio culturale, sempre più apprezzato dai visitatori che stanno scoprendo le potenzialità di una città che nel raggio di pochi chilometri racchiude tutte le peculiarità storiche della nostra Isola, partendo dal periodo nuragico, passando per l’età imperiale e il periodo medievale, fino ad arrivare ai primi esempi di archeologia industriale. Un patrimonio su cui l’interesse è sempre maggiore ed è confermato dai riflettori puntati dai media sulle attività in corso nelle nostre aree archeologiche e monumentali».
Porto Torres e l’Asinara sono state invase da un “esercito” di magliette bianche e rosse. Gli studenti hanno vestito i panni delle guide turistiche, hanno ricostruito pezzi di storia della città attraverso cartelloni colorati esplicativi realizzati rigorosamente a mano, esposti all’esterno e all’interno dei monumenti. In molti casi si sono cimentati nelle visite guidate in lingua straniera e anche in lingua turritana. Tanti visitatori hanno scelto di effettuare un tour dei monumenti a bordo del bus turistico, hanno visitato le esposizioni nella sala capitolare e nell’area archeologica, assistito ai balli del gruppo in costume nel centro della città e partecipato ai concerti realizzati in luoghi suggestivi come la chiesa a picco sul mare di Balai, la Chiesa della Consolata, il cortile della Scuola De Amicis e l’Antiquarium Turritano.