Sono state riattivate le utenze di due famiglie indigenti alle quali era stata bloccata l’erogazione dell’acqua per morosità. L’esito positivo è stato raggiunto grazie alla procedura concordata dall’amministrazione comunale con Abbanoa, che prevede la presa in carico da parte dei Servizi sociali delle segnalazioni, trasmesse poi all’ente gestore del servizio.
«I casi specifici riguardano due famiglie in difficoltà economica per le quali sono state individuate soluzioni attraverso lo sportello a chiamata che abbiamo chiesto di attivare ogni qualvolta si rilevano casi di questo tipo», afferma l’assessore alle Politiche sociali, Sebastiano Sassu. Le prime due utenze riallacciate sono quelle di una famiglia senza reddito, formata da cinque persone, alla quale era stata staccata l’acqua dal mese di maggio, e di una famiglia morosa che dovrà affrontare un piano di rientro programmato e condiviso con Abbanoa.
«È un primo, importante, risultato. Abbiamo attivato questa procedura per dare risposte alle famiglie che hanno concrete difficoltà a pagare l’acqua. Non siamo mai stati teneri con Abbanoa e sappiamo che sono ancora tanti i problemi da risolvere sul fronte della qualità dell’acqua erogata. In questa fase di gravi disagi economici nella nostra città – aggiunge l’assessore – il blocco degli slacci è comunque una priorità. Abbiamo sollecitato il gestore della rete a non effettuare blocchi dell’erogazione senza verificare preventivamente con l’amministrazione la tipologia di utenza interessata. Ci sono tanti casi di persone che non possono effettuare i pagamenti, ma non si può tagliare loro un bene essenziale come l’acqua».
Le segnalazioni per gli slacci e le bollette a più zeri da parte delle persone in grave difficoltà economica possono essere inoltrate nella sede dei Servizi sociali, in via delle Vigne. «Invitiamo i cittadini a segnalarci i problemi. Ogni volta che ce ne sarà la necessità Abbanoa si impegnerà ad attivare uno sportello a chiamata per esaminare i singoli casi portati alla nostra attenzione. Nel frattempo attendiamo risposte anche dall’Egas, l’ente di governo dell’ambito della Sardegna, a cui abbiamo chiesto di modificare il regolamento per ridurre le tariffe dei Comuni con gravi problemi di potabilità come il nostro e di predisporre anche gli atti – conclude il vicesindaco Sebastiano Sassu – che prevedono l’inserimento del servizio idrico all’Asinara nel perimetro d’azione di Abbanoa, abbandonato anni fa dal gestore della rete».