I dottori di ricerca si incontrano anche a Porto Torres (il primo appuntamento è in programma a Sassari il 23 settembre) per presentare gli studi nati dall’esperienza nelle Università della Sardegna, d’Italia e del resto del mondo. Più di quaranta dottorandi esporranno al pubblico le loro relazioni martedì 24 settembre nella sala Filippo Canu. Il convegno “Ricerca in vetrina”, organizzato dall’Adi (Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca italiani) e patrocinato dall’amministrazione comunale di Porto Torres, prevede quattro differenti sessioni. Dalle 9 i saluti istituzionali e la prima sessione “Salute, ambiente e tecnologia: i risultati della ricerca scientifica”. Seguirà alle 12 “Lavoro, formazione e qualità della vita per lo sviluppo del territorio”. Alle 15 la terza vetrina “Governare il territorio con le politiche pubbliche: un percorso di ricerca tra economia e scienze umane”, durante cui sarà illustrato un approfondimento sul tema delle bonifiche a Porto Torres. Alle 16.30 “L’archeologia in Sardegna: studi e metodi di ricerca”. Anche in questo caso ci saranno approfondimenti sui casi cittadini che riguardano l’archeologia urbana e la ceramica grezza nel sito di Turris Libisonis.
Il convegno si propone far conoscere alla società civile l'impatto della scienza nella vita di tutti i giorni e di promuovere presso le istituzioni e le imprese le possibilità concrete di applicazione della ricerca ai problemi del territorio, attraverso la comunicazione scientifica del lavoro svolto da dottorandi e dottori di ricerca delle Università della Regione Sardegna e dai ricercatori che pur non lavorando in Sardegna hanno come oggetto dei loro studi l’Isola. L'obiettivo è accrescere il substrato culturale del territorio, incentivare innovazione e sviluppo e mostrare le possibili vie d'uscita dalla crisi economica e sociale attraverso un duplice canale: da un lato quello dei ricercatori che studiano in Sardegna, dall'altro quello dei ricercatori, italiani e stranieri, che studiano la Sardegna. Il progetto mira, infatti, alla creazione di una piattaforma conoscitiva condivisa tra i diversi settori della ricerca e a promuovere lo scambio interno di conoscenza e buone pratiche tra dottorandi e dottori di ricerca, anche di diverse discipline accademiche.