«La razionalizzazione delle autorità portuali è condivisibile, ma il nostro porto, che è il secondo per numero di traffici e unico scalo d'interesse internazionale dell'Isola per traffico passeggeri, non può essere relegato a semplice distaccamento». Così il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, interviene nel dibattito sulla riforma dei porti.
«Porteremo avanti tutte le azioni affinché ci venga riconosciuta la giusta importanza, sia che si rimanga sotto il controllo di Cagliari, sia sotto quello di Olbia, ma senza che venga scartata a priori nemmeno un'altra ipotesi: Porto Torres, per il carattere di internazionalità dello scalo e in quanto infrastruttura marittima al servizio della seconda area vasta della Sardegna, potrebbe essere individuata direttamente come sede di riferimento del nuovo sistema delle autorità portuali». Sean Wheeler ricorda che «ci sono in campo progetti importanti come Optimed, in cui il nostro porto è individuato come possibile hub del Mediterraneo, con notevoli margini di crescita anche nel settore delle merci. La scelta di Porto Torres come sede sarebbe la soluzione ideale anche perché consentirebbe a Olbia e Cagliari - in quanto ex sede una e città metropolitana l'altra - di mantenere i propri componenti nel comitato di gestione, e nel contempo di conservare i propri uffici territoriali portuali, garantendo così un giusto equilibrio fra i tre principali scali dell'Isola».