Undici comuni uniti dal culto di San Gavino hanno dato parere favorevole al progetto “In nome di San Gavino” proposto dal Comune di Porto Torres, attraverso cui si punta a costruire un percorso culturale, religioso e turistico tra i paesi che celebrano il martire. Il progetto, rafforzato dalle delibere approvate dalle giunte coinvolte, è all’attenzione della Regione Sardegna.
Le comunità sarde che hanno aderito sono quelle di Porto Torres, San Gavino Monreale, Elini, Gavoi, Aidomaggiore, Esporlatu, Illorai, Monti, Sassari, Muros e Oniferi. Il passo successivo sarà il coinvolgimento dei paesi della Corsica (San Gavino di Carbini, San Gavino d’Ampugnani, San Gavino di Fiumorbo, San Gavino di Tenda, San Gavino di Figari) e della Toscana (Barberino del Mugello – Pieve di San Gavino Adimari). Il Comune di Porto Torres l’anno scorso aveva presentato il progetto anche all’Archidiocesi di Sassari, che aveva sposato l’iniziativa. «Questo progetto è partito lo scorso anno con le celebrazioni della nostra Festha Manna, quando abbiamo chiesto ai sindaci e ai gruppi folk dei Comuni uniti dal culto di San Gavino di partecipare al corteo del giorno di Pentecoste – ricorda l’assessore al Turismo, Francesco Porcu – e quest’anno abbiamo deciso di istituzionalizzarlo. A ottobre la nostra Giunta comunale l’ha approvato e in questi mesi la stessa cosa è accaduta anche in altri dieci Comuni. In ogni centro stiamo riscontrando un forte entusiasmo. Attraverso l’identità religiosa vogliamo costruire un momento di scambio e di confronto culturale. La festa, fondamentale momento di condivisione di valori, storia e cultura, può creare anche ricadute economiche per gli operatori dell’industria turistica e incrementare la visibilità dei comuni coinvolti». «La Festha Manna dello scorso anno è stata un banco di prova molto importante per la costruzione di questo percorso di fede e tradizione – sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa – in cui hanno creduto tutti i comuni della Sardegna che si riconoscono nel culto di San Gavino. Il progetto può diventare un ottimo canale promozionale anche al di fuori dell’Isola grazie al prossimo coinvolgimento delle comunità toscane e corse. Ci auguriamo che la Regione possa sostenere presto, concretamente, questa iniziativa».
Il momento centrale dell’evento è la partecipazione delle delegazioni di tutti i comuni alle celebrazioni religiose, compresi i gruppi tradizionali e folkloristici, e al grande corteo del giorno di Pentecoste, quando le statue dei Martiri Turritani vengono trasferite dalla chiesa di Balai alla Basilica di San Gavino. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di eventi, rievocazioni storiche, stand espositivi e sagre negli spazi adiacenti ai luoghi di culto e nel sito archeologico della città romana di Turris Libisonis.