Cos'è
Apertura della stagione teatrale con lo spettacolo “Raffaello, il figlio del vento” di e con Matthias Martelli e le musiche dal vivo di Matteo Castellan. Dopo il successo riscosso con Mistero Buffo nell’autunno 2021, torna al Teatro Parodi il talentuoso attore Matthias Martelli con un racconto poetico e avvincente su un grande genio dell’umanità: Raffaello Sanzio.
Disegno luci di Loris Spanu; produzione Teatro Stabile dell’Umbria e Melo Tondo APS
Il travolgente Matthias Martelli ridà vita al Divino Raffaello, così come non l'abbiamo mai visto: poetico, irruento, sovversivo. Considerato simbolo di grazia e perfezione, la vita del pittore divino esplode non solo di arte pura ma anche di felicità, eros, sfide, contraddizioni e perfino polemiche con l’autorità e il senso morale del tempo. Matthias Martelli, accompagnato dalle musiche dal vivo del Maestro Castellan, riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione e trascina lo spettatore all’interno di un viaggio appassionante, rendendo vivi i personaggi, entrando con le immagini e le parole dentro i capolavori di Raffaello, scoprendo le curiosità, i suoi amori e immergendosi nel clima dell’epoca. Uno spettacolo che vuole essere celebrazione della vita di un genio, ma anche risposta ad un’esigenza del presente: oggi, come non mai, è necessario puntare ad un nuovo Rinascimento dell’arte e della cultura nel nostro Paese.
Matthias Martelli dice:
“Mi sono chiesto chi fosse realmente Raffaello, chi ci fosse dietro all’immagine stereotipata che tutti abbiamo in mente: un ragazzo perfetto, tranquillo, modesto.
Più andavo avanti nella ricerca più emergeva la figura di un genio multiforme e affascinante, capace di meravigliarsi come un bambino, disponibile ad apprendere come un eterno allievo, dotato di uno straordinario talento umano e artistico che gli ha permesso di esprimere tutto il suo genio creativo all’interno di una vita felice, piena e rocambolesca.”
Matteo Castellan dice delle musiche:
“La musica di Raffaello, il figlio del vento si impernia sul concetto di leitmotiv, ovvero una melodia riconoscibile che si ripresenta sotto varie vesti durante l’azione scenica in base all’emozione che deve veicolare. Questo tema compare dapprima in forma “mimetica”, con una melodia diversa scritta sulla medesima armonia, per poi affermarsi via via come composizione portante di tutto lo spettacolo. Lo si può apprezzare nella sua forma completa, orchestrale, nella musica registrata che conclude la pièce. Completano l’opera altre composizioni, spesso nate dall’improvvisazione durante le prove di lettura del testo, che enfatizzano le varie svolte della narrazione.”
A chi è rivolto
Tutti