Un luogo santo, che custodisce le reliquie dei Martiri Turritani, sotto il tempio della cristianità turritana che è anche uno dei principali simboli dell’architettura romanica in Italia. La maestosa cripta della Basilica di San Gavino compie quattrocento anni: era il 1614 quando l’arcivescovo Gavino Manca de Cedrelles fece avviare la campagna di scavi per il recupero delle spoglie di Gavino, Proto e Gianuario. Per celebrare la ricorrenza l’Archidiocesi di Sassari e la Parrocchia Santi Martiri Turritani, con il patrocinio del Comune di Porto Torres e in collaborazione con associazioni e operatori culturali, promuovono dal 22 al 25 ottobre diversi appuntamenti con la musica e momenti di approfondimento storico e religioso.
Il programma è stato presentato questa mattina a Sassari, nella sede dell’Arcivescovado, alla presenza del vescovo Padre Paolo Atzei, del Responsabile dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici dell’Archidiocesi di Sassari, Monsignor Giancarlo Zichi, del Parroco della Parrocchia Santi Martiri Turritani, don Mario Tanca, del vicepresidente del Centro Studi Basilica di San Gavino, Giuseppe Piras, e dell’assessore alla Cultura del Comune di Porto Torres, Alessandra Peloso. «Sarà l’occasione – ha sottolineato in apertura don Mario Tanca – per illustrare la storia della nostra cripta. Lo faremo nel mese dedicato al martire Gavino, cercando di approfondire, assieme agli esperti che interverranno, le origini della cristianità nel nostro territorio e del culto dei Martiri Turritani, ancora oggi vivo e sentito». L’importanza della ricorrenza e dell’approfondimento storico è stata rimarcata anche da Monsignor Giancarlo Zichi, il quale ha mostrato il diario originale dello scavo della cripta «voluto fortemente dall’arcivescovo sassarese Gavino Manca de Cedrelles». Il vicepresidente del Centro Studi, Giuseppe Piras, ha evidenziato la volontà di coniugare l’aspetto storico, culturale, della fede e della tradizione, obiettivo reso possibile grazie alla collaborazione di numerosi operatori e associazioni che si sono messe a disposizione gratuitamente. L’assessore alla Cultura, Alessandra Peloso, ha rimarcato «l’occasione per i cittadini di scoprire o approfondire la storia legata agli scavi e al culto dei Martiri e di godere della buona musica grazie ai concerti in programma nelle giornate dedicate alla manifestazione». L’arcivescovo Padre Paolo Atzei ha sottolineato che «questo avvenimento punta i riflettori sul luogo che è la culla del cristianesimo turritano, che per l’occasione sarà teatro di bellissimi momenti religiosi e culturali».
Tutti gli eventi si svolgeranno nella Basilica di San Gavino, dalle ore 19. Il programma prevede mercoledì 22 le relazioni di Raimondo Turtas (“La chiesa turritana nel primo decennio del ‘600”) e Raimondo Zucca (“Archeologia cristiana nella Basilica di San Gavino”), seguite dal concerto dell’Ars Musicandi Ensemble, organizzato dall’associazione Musicando Insieme, che eseguirà Le Quattro Stagioni di Vivaldi. Giovedì 23 Marisa Porcu Gaias parlerà dell’iconografia dei Martiri Turritani, mentre Anna Piredda illustrerà il pellegrinaggio alla Basilica secondo Francisco Roca. Al termine ci sarà il concerto dei Cantori della Resurrezione diretti dal maestro Antonio Sanna. Venerdì 24 sono in programma gli interventi di Monsignor Giancarlo Zichi (“Gavino Manca de Cedrelles arcivescovo turritano e il culto dei Martiri”) e di Maria Francesca Depalmas (“Il Processo original e la Relaciones al Re Filippo III”), seguite dal Concerto del Coro Polifonico Turritano. Sabato 25 ottobre, in occasione del dies natalis, giorno della decapitazione del martire Gavino, la conclusione dei lavori sarà affidata all’arcivescovo Padre Paolo Atzei. Al termine si esibiranno cori e gruppi folk sardi sul tema “Espressioni di religiosità popolare in onore di San Gavino”, a cura dell’associazione Etnos, che organizzerà la mattina del 25 anche il corteo dei cavalieri da Balai lontano a Balai vicino con la benedizione a mare dei cavalli e dei pescatori, quest’ultima in collaborazione con Asso.ve.la. Dal 22 al 25 ottobre, inoltre, gli operatori culturali della cooperativa Turris Bisleonis offriranno il servizio di visita guidata nella Basilica romanica e nella cripta, dalle 15 alle 17.30.