Con la partenza della Seabourn Quest, cruise extralusso della Carnival, si è conclusa martedì la stagione crocieristica, che quest’anno ha fatto registrare numeri da record per Porto Torres. Sono state, infatti, più di quaranta le navi approdate sin dal mese di aprile nello scalo turritano. Migliaia di visitatori hanno usufruito del servizio di informazioni e accoglienza turistica allestito nello spazio antistante la Torre Aragonese.
L’info point voluto dall’amministrazione comunale è stato realizzato grazie alla collaborazione degli operatori culturali, turistici e dei commercianti. «L’accoglienza è stata svolta in maniera professionale, in più lingue, da operatrici specializzate, con costi estremamente ridotti per l’amministrazione comunale. Questa iniziativa ha garantito un ottimo ritorno economico e d’immagine per la città. I nostri siti monumentali e archeologici, il Lungomare, le spiagge e il centro cittadino sono stati visitati da decine di migliaia di persone, che hanno apprezzato la qualità dei servizi offerti», sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa. Per il neoassessore al Turismo Alessandra Peloso, che ha inizialmente seguito il progetto nel ruolo di coordinatrice, poi come amministratore comunale «l’accoglienza dei crocieristi ha reso consapevoli i nostri concittadini del fatto che Porto Torres ha grandi potenzialità attrattive. L’arrivo di un numero così elevato di persone dall’estero, in un periodo di tempo circoscritto, ci ha consentito di promuovere la nostra città riducendo al minimo le spese. Giornalisti spagnoli e argentini hanno visitato i monumenti, una troupe imbarcata su una delle navi approdate ha fatto alcune riprese per una miniserie in onda in Sudamerica, il responsabile di un’agenzia di viaggi spagnola ha descritto il nostro patrimonio culturale nel proprio sito. Abbiamo lavorato per pubblicizzare Porto Torres oltre i confini nazionali: è questo il risultato più importante che è stato raggiunto, senza trascurare, comunque, le ricadute economiche immediate per gli operatori, in termini di acquisti nei negozi e visite ai siti da parte dei turisti».
In media quasi mille persone sono sbarcate da ogni nave approdata: circa quarantamila crocieristi, quindi, hanno avuto modo di visitare la città. Le operatrici del servizio di accoglienza, oltre a fornire informazioni, hanno creato una pagina Facebook, denominata “Porto Torres Cruceros”, rivolta ai visitatori di nazionalità spagnola, in cui sono state pubblicate le foto dei luoghi più suggestivi e le notizie sulle manifestazioni che si svolgono a Porto Torres durante l’anno, con l’obiettivo di promuovere anche su internet i luoghi di maggior attrazione. Ma hanno anche fornito assistenza a trecentosessanta gradi, rispondendo ad alcune necessità primarie dei turisti, soprattutto quelle sanitarie, indicando come raggiungere farmacie e guardia medica e, in alcuni casi, accompagnando direttamente sul posto i visitatori. Sono stati raccolti, inoltre, i dati sul grado di soddisfazione. I crocieristi, per larga parte di nazionalità spagnola (ma provenienti anche da altri undici paesi, tra cui Argentina, Ecuador, Portogallo e Venezuela) hanno mostrato gradimento verso il Lungomare e le spiagge (64,5%), la Basilica di San Gavino e la cripta (62%), l’Antiquarium turritano e i mosaici (42%) e la chiesetta di Balai vicino (31%). Ben il 91,5% degli intervistati ha dichiarato il proprio interesse verso le vie dello shopping e le attività commerciali. Il 55,5% degli intervistati sarebbe disposto a tornare in vacanza a Porto Torres e il 69% consiglierebbe ad amici e parenti di visitarla. L’impressione positiva sulla città è stata riscontrata nell’88,5% degli intervistati, anche se non sono mancati i consigli per migliorare la fruibilità con l’implementazione di cabine telefoniche per chiamare all’estero, il potenziamento delle informazioni su Porto Torres nel web, l’installazione di bagni pubblici e di segnaletica per i siti di interesse turistico. I crocieristi hanno dichiarato, infine, di aver gradito l’ospitalità degli abitanti e il servizio di accoglienza svolto da operatrici che hanno comunicato nella loro lingua.
«Ringrazio gli operatori del commercio e gli operatori culturali per aver collaborato al progetto. Ringrazio le operatrici del servizio di accoglienza che senza nessuna certezza di un ritorno economico – conclude l’assessore Peloso – si sono attivate per garantire la buona riuscita di un servizio che, oltre alle già citate ricadute promozionali, ci ha permesso di avere informazioni di grande utilità per il miglioramento della fruizione turistica di Porto Torres».