Devozione e tradizione, cultura e spettacolo, arte ed enogastronomia. I primi appuntamenti collaterali della Festha Manna per i Santi Martiri Turritani prenderanno il via in questi giorni, mentre venerdì 17 maggio saranno i Tazenda ad aprire il programma degli spettacoli, portando sul palco di piazza Umberto I il loro “Time Tour”.
Tra i nomi di spicco in cartellone c’è anche quello del cantautore Piero Marras, che si esibirà domenica 19. Il sabato che precede il corteo di Pentecoste, giorno in cui i simulacri dei Santi Martiri saranno accompagnati dalla Chiesa di Balai alla Basilica di San Gavino, le vie della città saranno animate da “Andendi a Balai”, rappresentazione itinerante sul martirio dei Santi Gavino, Proto e Gianuario proposta dalla Compagnia Teatro Sassari, basata sulla sceneggiatura di Leonardo Sole e portata in scena in collaborazione con diverse associazioni culturali di Porto Torres. Lunedì 20 maggio, nella piazza della Renaredda, si svolgerà la Sagra del Pesce, per il secondo anno consecutivo anche a pranzo, con cui si concluderanno i festeggiamenti per i Martiri Turritani, che avranno comunque una coda nella settimana successiva grazie a diversi appuntamenti sportivi e al Palio di Santu Bainzu, corsa all’anello che si terrà il 26 maggio in via Mare.
Il programma completo degli eventi è stato presentato questa mattina nella sala conferenze del Palazzo del Marchese dal sindaco Beniamino Scarpa, dall’assessore alla Cultura e allo Spettacolo, Alessandra Peloso, e da una rappresentanza degli organizzatori degli appuntamenti previsti in cartellone. Saranno più di quaranta gli eventi: alcuni sono legati alla cultura marinara, come la Regata del Pescatore e il Palio Remiero, altri alla musica polifonica, classica e al canto tenore, come i concerti dei Cantori della Resurrezione con i Tenores di Bitti e l’Ars Musicandi Ensemble. Non mancheranno i laboratori per ragazzi e per coloro che vogliono esprimere la creatività attraverso il riciclo degli oggetti quotidiani (Da cosa nasce cosa), gli appuntamenti enogastronomici e le manifestazioni sportive (il Campionato nazionale di Traina costiera).
«Il momento più importante della Festha Manna è rappresentato sicuramente dai riti di devozione ai nostri Santi Martiri – ha detto Beniamino Scarpa – ma la nostra festa ha anche un carattere popolare da non trascurare e, nonostante le poche risorse economiche a disposizione, grazie alla collaborazione delle nostre associazioni, quest’anno è stato allestito un programma di tutto rispetto, con un cartellone di spettacoli di alto livello aperto dal concerto dei Tazenda, che dopo otto anni ritornano alla Festha Manna, e con il concerto di uno dei nostri cantautori più rappresentativi, Piero Marras». Nella realizzazione del programma l’amministrazione comunale è stata supportata dagli indirizzi pervenuti dalla Commissione consiliare competente, presieduta da Gavino Andolfi. «Il programma della Festha Manna nasce da un regolamento del Consiglio comunale, che nell'ottica della massima trasparenza e dell'accessibilità a tutti dei contributi comunali, prevede un bando che attribuisce punteggi in base a dei criteri stabiliti dallo stesso consiglio. Non abbiamo operato scelte e non abbiamo escluso nessuno. Al contrario, abbiamo accolto tutte le richieste pervenute e il risultato è una programmazione ricca di eventi importanti di grande spessore culturale ed educativo. I miei concittadini – aggiunge l’assessore alla Cultura e allo Spettacolo, Alessandra Peloso – sono persone dinamiche e ricche di iniziativa, costantemente attive in tutti in campi dell’arte, della musica, della cultura, del sociale, dell'educazione e dello sport. Questa festa è soprattutto merito loro».
Saranno diversi e intensi i momenti dedicati alla fede. Si comincia sabato notte, con l’arrivo dei Pellegrini da Sassari e dai centri dell’hinterland, previsto attorno alle 3 del mattino e seguito dalla Santa Messa in Basilica. Il Cammino dei Santi Martiri Turritani ha origini molto antiche: il percorso si snoda lungo la Strada statale 131, mentre in passato seguiva l’ultimo tratto dell’antica strada romana a Karalibus Turrem, l’arteria che collegava Turris Libisonis con Karales (oggi Cagliari). Domenica 19 maggio i simulacri dei Santi verranno riaccompagnati in processione alla Basilica di San Gavino, dopo aver sostato dal 3 maggio nell’ipogeo della Chiesa di Balai Vicino. Alla processione, oltre alla popolazione e alle autorità civili, militari e religiose, parteciperanno venti gruppi in costume provenienti da tutta l’Isola e le delegazioni dei Comuni uniti dal culto per San Gavino. Al termine, nell’Atrio Metropoli, inizierà la Festha di Li Bainzini che prevede le danze tradizionali in onore dei tre Santi. Sull’altare della chiesa millenaria di Monte Angellu si svolge il lunedì dopo Pentecoste l’ultimo rituale delle celebrazioni per i Martiri Turritani. Davanti al sindaco di Sassari, al sindaco di Porto Torres e al vescovo dell’Archidiocesi di Sassari avviene la riconsegna delle chiavi della Basilica al parroco. Il passaggio delle chiavi fra la municipalità sassarese, che in passato aveva la cura dell’intero complesso religioso, e il parroco di San Gavino, è un rito che risale a diversi secoli fa, quando la consegna delle chiavi all’autorità cittadina e l’immediata riconsegna al parroco era segno del riconoscimento della buona conservazione e della cura del complesso religioso. Al termine si svolgerà la processione che attraverserà il Corso Vittorio Emanuele e che si concluderà al porto, dove l'Arcivescovo impartirà la benedizione del mare.
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