Celebrazioni e appuntamenti culturali per ricordare il dies natalis, momento del martirio dei Santi Gavino, Proto e Gianuario avvenuto nel 303 dopo Cristo. È un programma nel solco della fede e della tradizione quello realizzato dalla Parrocchia dei Santi Martiri Turritani, dal Centro Studi Basilica di San Gavino, dall’associazione Etnos e dalla cooperativa Turris Bisleonis, con il patrocinio del Comune di Porto Torres. Le manifestazioni per il 25 ottobre sono state presentate questa mattina nel Palazzo del Marchese.
«Con questo appuntamento si consolida una tradizione popolare e religiosa che quest’anno avrà un ulteriore momento di riflessione grazie alla riscoperta delle tradizioni e a un convegno che sarà preceduto dalle celebrazioni per i nostri Martiri», ha sottolineato il sindaco Beniamino Scarpa. «La festa del 25 ottobre – ha affermato il parroco Don Mario Tanca – così come quella di Pentecoste dedicata a Gavino, Proto e Gianuario è estremamente importante per la nostra diocesi. Il 25 ottobre si ricorda il giorno del martirio dei Santi. La celebrazione religiosa è sicuramente il momento centrale, ma si è scelto di ricordare questo avvenimento riassumendo la storia e la vita della nostra comunità, attraverso un cammino culturale volto a favorire l’aggregazione».
Il programma è stato presentato dal vicepresidente del Centro Studi della Basilica di San Gavino, Giuseppe Piras, e dal presidente dell’associazione Etnos, Maria Scano. Al mattino, alle ore 8, nella Basilica romanica, si celebrerà la prima messa della giornata. Alle 10,30 è prevista una funzione religiosa nella chiesetta di Balai Lontano, funzione che sarà seguita dalla benedizione dei cavalieri e dei cavalli nella spiaggia di Balai. La sera, alle 18, sempre nella Basilica di San Gavino si terrà il Solenne Pontificale, presieduto dall’arcivescovo Padre Paolo Atzei, concelebranti i canonici turritani, i parroci della città e i vicari dei centri che si affacciano sul Golfo dell’Asinara. Alle 19 si svolgerà il convegno “Arte e devozione ai Santi Martiri Turritani alla fine dell’Ottocento”, che prende spunto dalle recenti scoperte su un quadro esposto nella chiesa, raffigurante Gesù che accoglie in Paradiso i tre Martiri. Un quadro di cui, recentemente, grazie a un progetto sostenuto anche dal Comune di Porto Torres, sono stati individuati l’autore, Giacomo Galeazzo, e la data di esecuzione, il 1890. Interverranno al convegno Giuseppe Piras, Alma Casula e Mario Demartis. Al termine, nell’atrio Metropoli, il gruppo folk e minifolk “Li Bainzini” dell’associazione Etnos eseguirà i balli tradizionali.
La Basilica di San Gavino è il luogo-simbolo di una festa che potrebbe intercettare nel prossimo futuro nuovi flussi turistici. Come ha confermato Maria Antonietta Montesu, presidente della Turris bisleonis, cooperativa che da otto anni si occupa del servizio di accompagnamento turistico nel complesso monumentale di Monte Agellu, i visitatori sono in netta crescita: da aprile a settembre sono stati staccati circa undicimila biglietti. «La Basilica può diventare un punto di forza dell’offerta turistica – ha sottolineato Montesu – e sono gli stessi visitatori che chiedono di invitare il territorio a promuoverla, manifestandoci entusiasmo e meraviglia per la bellezza di un monumento che reputano unico». Una promozione, ha auspicato il presidente della Commissione Portualità, Massimo Piras, che «può passare anche attraverso il coinvolgimento delle compagnie di navigazione e la creazione di “corner” informativi».