Lo spettacolo della corsa all’anello, i colori dei costumi, una folla da record davanti al mare di Porto Torres: il Palio di Santu Bainzu, una tradizione recuperata nel 2013 dopo sessant’anni di oblio, è un evento che i turritani non vogliono più dimenticare. Lo dimostrano le cifre: ben ottomila persone hanno assistito alla competizione fra i quarantacinque cavalieri e le amazzoni provenienti da diciotto comuni della Sardegna che si sono sfidati ieri nell’appuntamento conclusivo della Festha Manna per i Martiri Turritani.
L’evento organizzato dall’associazione culturale Etnos, patrocinato dalla Regione Sardegna (che lo ha inserito nel network delle manifestazioni d’interesse turistico), dal Comune di Porto Torres e dal Csv Sardegna Solidale, si è svolto in via Mare, in uno scenario suggestivo: partenza ai piedi della Torre Aragonese, percorso in parallelo al porto turistico e cavalieri con alle spalle la nave di linea attraccata nella banchina adiacente al centro cittadino. Il via alla corsa veniva annunciato dal rullo dei tamburi del gruppo dei Tamburini e Trombettieri Porto Torres. Una cornice davvero degna dello spettacolo offerto dai partecipanti, che hanno dimostrato abilità e determinazione.
A spuntarla è stato Alessandro Piana, da Ploaghe, che in sella a “Coca cola” ha centrato sei anelli. Piazzamento d’onore per un altro ploaghese, Gianni Liperi, in sella a “Ziu Brinca”, con cinque anelli nel tempo di 19,50 secondi. Stesso numero di centri, ma nel tempo di 20,53 secondi per Gianluca Lavra, sennorese, che con il cavallo “Riobal” ha conquistato il terzo posto. Anche i sei fantini turritani in gara, Francesca Gaspa, Alessio Manunta, Daniele Zucca, Mauro Sedda, Salvatore Sechi e Mauro Loi, hanno onorato la competizione: a primeggiare nella speciale classifica cittadina è stata l’unica donna, l’amazzone Francesca Gaspa, che ha portato a casa tre anelli. Particolarmente apprezzate le esibizioni dell’associazione Giara Oristanese e le sfilate dei fantini in erba. Sono stati diversi i momenti dedicati al racconto del recupero della tradizione del palio che si svolge in onore del santo Gavino, venerato in tutta la Diocesi turritana ma anche in diversi comuni della Sardegna, dell’Italia e della Corsica. Dal palco allestito in via Mare lo speaker ufficiale Giuliano Marongiu e Giuseppe Piras, consulente scientifico di Etnos, hanno ricordato, tra le altre cose, che fino agli anni Cinquanta la corsa si svolgeva nel Corso Vittorio Emanuele e che il percorso veniva addobbato dai cittadini con fiori. Diversi contributi sulla millenaria storia di Porto Torres sono arrivati anche da Maria Bastiana Cocco. Informazioni forse ancora poco conosciute dai numerosi turisti che ieri si sono riversati lungo il percorso e nelle vie del centro.
Inoltre, ben 24 appassionati “armati” di macchina fotografica sono andati alla ricerca, per tutto il pomeriggio, degli scatti migliori per il concorso fotografico di Fendi Eventi collegato al palio. Il vincitore verrà comunicato nei prossimi giorni. La serata si è chiusa davanti al mare della Renaredda, nella piazza dedicata agli eroi dell’Onda, dove si sono esibiti gli Zeppara, il Coro Logudoro di Usini, il Gruppo Folk Luras, il Gruppo Folk Li Bainzini di Porto Torres, i Tre Amici Immaginari e Maria Luisa Congiu.