Quasi 17.500 visite nei ventinove monumenti aperti gratuitamente al pubblico per due giornate, circa 750 tra studenti e volontari impegnati nei tour guidati, 500 gli utenti saliti a bordo dei due bus turistici e navetta che hanno svolto servizio di accompagnamento gratuito nei siti cittadini e in quelli fuori città, 17 le associazioni che hanno adottato i siti e organizzato eventi collaterali per l'occasione. Sono alcuni dei numeri dell'edizione 2016 di Porto Torres Asinara Monumenti Aperti, evidenziati dall'amministrazione comunale e dalla sede di Porto Torres della Soprintendenza Archeologia della Sardegna.
«È stata una bellissima esperienza – afferma il sindaco Sean Wheeler – il cui successo, oltre che dai numeri, è stato sancito dalla passione dei ragazzi nel raccontare ai visitatori il nostro patrimonio culturale. Gli studenti e i volontari sono stati straordinari. L'evento ha richiesto un grosso sforzo organizzativo. C'è stata una bella collaborazione tra gli enti, le scuole primarie, secondarie e superiori, i privati, le aziende e le associazioni. Una collaborazione da cui non si può prescindere per realizzare una manifestazione così grande ma altrettanto complessa». Anche la responsabile della sede di Porto Torres della Soprintendenza Archeologia della Sardegna, Gabriella Gasperetti, sottolinea che «l'edizione 2016 è stata molto positiva. La Soprintendenza ha aperto tredici dei ventinove siti di questa edizione, registrando circa diecimila visite. Tutto il nostro personale al pari di quello del Comune di Porto Torres si è adoperato per soddisfare le esigenze manifestate dalle scuole. C'è stata davvero una forte collaborazione. Ringrazio l'amministrazione comunale per averci coinvolto anche quest'anno nella bella esperienza di Monumenti Aperti e ringrazio gli studenti, i docenti, gli operatori e tutti i volontari che si sono adoperati per far arrivare alle persone il messaggio principale, quello della valorizzazione e della riappropriazione del nostro immenso patrimonio culturale. Un ringraziamento particolare per il lavoro di scavo, restauro, messa in sicurezza dei siti archeologici va, inoltre, al personale della Sede Operativa, ai tecnici del Centro di Restauro di Li Punti, al personale Ales in servizio a Porto Torres».
«Va rimarcata anche la collaborazione dell'Ufficio dei Beni culturali dell'Arcidiocesi di Sassari – aggiunge il Sindaco Wheeler – e dei parroci che, compatibilmente con le funzioni religiose, hanno dato la possibilità ai ragazzi di svolgere le visite all'interno della Basilica e della cripta di San Gavino, della chiesa della Consolata e della chiesa di Cristo Risorto. E poi Syndial, che ci ha aiutato a rendere fruibile il nuraghe Nieddu, la società Multiservizi che si è occupata del decoro e della logistica, le cooperative culturali L'Ibis e Turris Bisleonis che hanno contribuito alla formazione dei ragazzi, le associazioni che hanno adottato i siti e proposto gli eventi collaterali, i privati cittadini che all'interno delle loro proprietà ospitano zone archeologiche. Infine, un grazie va ai nostri partner, Delcomar, I Granai Simply, Conad, Atp e Parco Nazionale dell'Asinara. È una rete davvero ampia quella che è stata costruita quest'anno, senza la quale sarebbe stato certamente più difficile realizzare la manifestazione».