Ventisette siti per l'edizione 2014 di Monumenti Aperti

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Alla conferenza di presentazione hanno partecipato istituzioni, docenti, delegazioni di studenti, operatori e associazioni che sostengono l'evento.

Data:

28 maggio 2014

Nell’ultimo weekend della diciottesima edizione di Monumenti Aperti Porto Torres conferma la sua partecipazione alla manifestazione, per la quarta volta consecutiva, con tante novità.

«L’amministrazione comunale di Porto Torres – affermano il Sindaco  Beniamino Scarpa e L’Assessore al Turismo e alla Valorizzazione del Patrimonio Archeologico, Alessandra Peloso – aderisce per il quarto anno consecutivo a Monumenti Aperti, evento che ci consente di mettere in vetrina il nostro ingente e prezioso patrimonio culturale, distribuito tra Porto Torres e l’isola dell’Asinara. Il valore soprattutto educativo dell’evento è indiscutibile: grazie a Monumenti Aperti i giovani hanno l’opportunità di affrontare un percorso didattico e un’esperienza sul campo che sono fondamentali per cominciare a conoscere e ad apprezzare il nostro patrimonio e per acquisire consapevolezza sull’importanza dei siti della nostra città».

Parteciperanno all'evento circa 700 studenti degli Istituti comprensivi n.1 e n.2 e dell'Istitutod'istruzione superiore "Paglietti", più altri 150 tra docenti, operatori e volontari. Sono 18 le associazioni coinvolte, 20 i soggetti istituzionali e 6 le aziende che hanno deciso di associare il loro nome alla Cultura attraverso varie forme di sostegno.

Sono 27 i siti che saranno visitabili sabato 31 maggio dalle 16 alle 20 (Porto Torres) e domenica 1 giugno dalle 9 alle 20 (Porto Torres e Asinara).

Undici le novità rispetto all’edizione 2013: la Chiesetta di Balai Lontano che sorge sulla roccia in cui, secondo la tradizione, furono decapitati i tre Martiri Turritani; la Chiesa della Consolata, per la prima volta proposta come sito di Monumenti Aperti, costruita nel XIX secolo, in stile neoclassico; la Necropoli di Su Crucifissu Mannu che si trova su una collina e comprende ventidue sepolture ipogeiche; il Faro di Porto Torres, edificato nel 1966, in pieno centro abitato, che è uno dei 161 fari presenti oggi in Italia e uno dei 62 presidiati; la Scuola Elementare De Amicis, iniziata a costruire nel 1910 (i lavori durarono quasi due anni) e che presenta una struttura ad unico piano fuori terra con cortile centrale per attività ricreative e didattiche; il Rifugio antiereo De Amicis, altra “new entry” di Monumenti Aperti, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale per proteggere i civili in una delle zone più popolose; le Fornaci dell’area Ferromin, anch’esse inserite per la prima volta fra i monumenti della manifestazione, utilizzate per la cottura del minerale ferroso estratto a Canaglia, miniera attiva dal principio della Prima Guerra Mondiale e chiusa definitivamente negli anni ’60. Gli altri siti cittadini aperti gratuitamente al pubblico sono: la Basilica romanica di San Gavino e la cripta; gli Atrii Metropoli e Comita; le Cumbessias e gli edifici annessi, tra i quali, per la prima volta, la Sala Capitolare; la Chiesa di Balai vicino e gli ipogei; la Torre Aragonese; il Palazzo del Marchese; l’area archeologica di Turris Libisonis con il Palazzo di Re Barbaro e la Domus di Orfeo, le Terme Maetzke, la Domus dei mosaici marini, le Terme Pallottino; il Ponte Romano; l’Antiquarium turritano; le Tombe ad arcosolio del Nautico; l’ipogeo e colombario di Tanca Borgona; il Museo del Porto e il Nuraghe Nieddu.

Tra le novità di quest’anno anche diversi beni culturali e paesaggistici dell’Asinara. La Cappella austroungarica, edificata nel 1916 dai soldati austroungarici durante il periodo di prigionia sull’isola dell’Asinara, è composta di un unico ambiente in blocchi di cemento. Quattro colonnine sostengono la parte superiore della facciata, foggiata a timpano. L’Ossario, voluto dal Governo Austriaco, fu costruito nel 1936 per garantire nuova sepoltura ai numerosi prigionieri austroungarici che trovarono la morte sull’isola durante il primo conflitto mondiale, poiché affetti da colera e tifo. Il Carcere di Campu Perdu, una novità assoluta per Monumenti Aperti, è situato nella località omonima e fa parte della Colonia Penale Agricola istituita sull’Isola il 28 giugno 1885; la struttura, costruita dopo la Prima Guerra Mondiale, ospitava detenuti impegnati in varie attività nella vasta area pianeggiante limitrofa. Le Domus de janas di Campu Perdu sono risalenti al periodo preistorico dell’Età Neolitica; l’ipogeo funerario di Campu Perdu è la più antica testimonianza della presenza umana sull’Isola dell’Asinara. I siti dell’Asinara saranno visitabili anche attraverso un percorso guidato di trekking naturalistico, con la possibilità di ammirare sia i monumenti che il patrimonio floro-faunistico dell’isola parco.

Numerose le iniziative collaterali: per tutto il weekend renderanno più interessante la manifestazione che si aprirà con la Cerimonia di inaugurazione sabato 31 maggio alle ore 15 nel Giardino della Torre Aragonese. La cerimonia prevede i saluti dell’amministrazione comunale, l’esibizione dei Tamburini Trombettieri di Porto Torres e del gruppo folk Intragnas. Si susseguiranno, nel corso della “due giorni”, mostre, esposizioni, concerti, e appuntamenti didattici e culturali. Gli eventi sono segnalati nel nuovo sito della manifestazione e sulla cartina/pieghevole.

Ventisette siti per l'edizione 2014 di Monumenti Aperti
Ventisette siti per l'edizione 2014 di Monumenti Aperti

Ultimo aggiornamento: 24/04/2024, 11:12