Tirare a lucido alcune delle numerose aree verdi situate nei luoghi sensibili della città e creare nuovi spazi di fruibilità nel litorale, nella zona compresa tra la chiesetta di Balai Lontano e la Torre di Abbacurrente. Sarà questo il compito che attenderà circa quaranta operai, disoccupati di lungo periodo, che a partire dai primi giorni di novembre saranno impegnati per quattro mesi nel nuovo cantiere di forestazione. In seguito all’acquisizione delle graduatorie pubbliche, gli uffici comunali, dalla prossima settimana, cominceranno ad effettuare le chiamate. Terminato l’iter, il personale sarà operativo.
Tra le aree da sottoporre a manutenzione ci sono quelle comprese tra via Dalla Chiesa e via Falcone e Borsellino, mai interessate precedentemente da interventi pulizia delle erbe spontanee, dalla raccolta dei detriti e dei rifiuti e dalla piantumazione. «Oltre agli interventi in quest’ultima area – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Cristina Biancu – sono previste attività nel tratto di pineta tra Balai Lontano e Abbacurrente, una zona di pregio che merita di essere valorizzata con la creazione di sentieri costieri fruibili per i cittadini e per i turisti. L’auspicio è che la pulizia del sottobosco diventi anche un deterrente per tutti coloro che gettano indiscriminatamente i rifiuti in una delle zone più suggestive della nostra costa». Il progetto di ripristino prevede, inoltre, la rimozione dei detriti per ripristinare la percorribilità degli antichi percorsi che fungono da collegamento fra la pista ciclabile che dell'area urbana conduce alla pineta. Si procederà anche alla realizzazione di nuove staccionate e alla sostituzione di quelle deteriorate. «Il cantiere di forestazione permette di dare delle risposte occupazionali in un momento difficile per tanti concittadini. Alcune assunzioni – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali, Sebastiano Sassu – saranno effettuate sulla base delle domande presentate da utenti sia per la graduatoria del Centro Servizi per il Lavoro di Sassari e sia per la quota di riserva dei Servizi sociali. La scelta dell’amministrazione comunale, infatti, è stata quella di supportare coloro che non usufruiscono di forme di assistenza tramite altri progetti di sostegno. Ci è sembrato – conclude l’assessore Sebastiano Sassu – un modo equo di garantire l’accesso al lavoro a quanti, in questo momento, non hanno nessuna opportunità di usufruire di forme di sostentamento».